La transizione verso la mobilità elettrica si sta rivelando un percorso più accidentato del previsto per molti colossi dell'automotive. Audi, uno dei marchi premium più importanti del Gruppo Volkswagen, ha recentemente fatto marcia indietro rispetto ai suoi ambiziosi obiettivi di elettrificazione totale. Nel 2021, la casa dei quattro anelli aveva annunciato con determinazione un piano per diventare completamente elettrica entro il 2032, stabilendo il 2026 come data limite per il lancio dell'ultima auto con motore a combustione. Ora, il CEO Gernot Döllner ha ammesso pubblicamente che questi orizzonti temporali dovranno essere rivisti, confermando un trend che sta coinvolgendo diversi costruttori premium.
Numeri in rosso e strategie da ripensare
Le vendite del 2024 raccontano una storia eloquente: la domanda di veicoli elettrici Audi è calata del 19,5%, fermandosi a 158.343 unità. Un dato preoccupante che la casa di Ingolstadt attribuisce a "un contesto di mercato complessivamente difficile, una concorrenza più aggressiva e una domanda significativamente inferiore per i veicoli completamente elettrici". La situazione appare ancora più critica se confrontata con i risultati del rivale storico BMW, che ha registrato un incremento dell'11,6% nelle vendite di EV, raggiungendo 368.475 unità.
BMW ha così superato le vendite combinate di Mercedes e Audi nel segmento elettrico, evidenziando come la transizione verso questa tecnologia stia procedendo a velocità diverse tra i marchi premium tedeschi. Questo divario competitivo ha probabilmente influenzato il ripensamento strategico di Audi.
Flessibilità come nuovo mantra
In risposta a questa situazione di mercato, Döllner ha dichiarato che "la flessibilità conta" e ha confermato che Audi sta preparando diversi nuovi modelli alimentati da motori a combustione interna. La casa dei quattro anelli ha già presentato la nuova A5 nelle versioni liftback e wagon, i SUV Q5 e Q5 Sportback, e la A6 Avant, con la berlina che seguirà a breve.
Il programma di rinnovamento della gamma non si ferma qui: la prossima generazione del crossover compatto Q3 debutterà questa estate, mentre le foto spia hanno rivelato che è in lavorazione anche un nuovo Q7. Rimane invece incerto il destino delle voci riguardanti un possibile Q9, un SUV a tre file di sedili che potrebbe offrire ad Audi un concorrente diretto per BMW X7 e Mercedes GLS.
Il futuro del diesel e le scelte strategiche
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Audi non sta abbandonando i motori diesel. Il marchio ha già adattato la sua tecnologia TDI per soddisfare le prossime normative Euro 7, sebbene futuri investimenti in questo settore appaiano improbabili a causa del continuo calo delle vendite. Nell'area UE+EFTA+UK, i diesel hanno rappresentato solo il 10,4% delle consegne lo scorso anno, secondo i dati pubblicati dall'Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA), un crollo significativo rispetto ai tempi d'oro in cui questa tecnologia deteneva oltre il 50% di quota di mercato in diversi paesi europei.
Circolano inoltre indiscrezioni su un potenziale ritorno della supercar R8, questa volta con un sistema ibrido plug-in V8 adattato dalla Lamborghini Temerario. All'altro estremo della gamma, Audi ha deciso di eliminare progressivamente i modelli A1 e Q2, che non verranno rinnovati dopo la fine del ciclo di vita delle attuali generazioni. La piccola hatchback e il crossover compatto hanno generato insieme 131.000 vendite nel 2024.
Pragmatismo economico contro idealismo ecologico
Döllner ha riconosciuto che "un'estensione dei motori a combustione avrà un impatto positivo sul nostro modello di business". Un'affermazione che appare logica considerando che i veicoli elettrici hanno rappresentato solo il 9,4% delle consegne totali nel 2024. La distanza tra la situazione attuale e l'obiettivo di elettrificazione completa entro il 2032 appare incolmabile, costringendo Audi a un riallineamento strategico più realistico.
Questa revisione degli obiettivi di elettrificazione riflette una tendenza più ampia nel settore automobilistico, dove l'entusiasmo iniziale per una rapida transizione verso i veicoli elettrici si sta scontrando con le realtà del mercato, le preferenze dei consumatori e le sfide infrastrutturali. La lezione che emerge è che la trasformazione del settore automotive richiederà probabilmente più tempo e un approccio più graduale di quanto molti produttori avessero inizialmente previsto.