Gli splendidi monti intorno a Cortina d’Ampezzo sono stati i silenti spettatori del primo rally italiano a impatto zero, corso interamente con veicoli elettrici: stiamo parlando del Audi e-Rally 20quattro ore dei Laghi, evento svoltosi nei giorni scorsi nella località dolomitica che dal 2018 è partner del marchio tedesco.
La gara è stata corsa nell’arco di 24 ore consecutive a bordo di Audi Q4 e-tron e Audi RS e-tron GT da parte di 24 equipaggi – divisi in 6 team – composti da un giornalista e da un copilota professionista, categoria nella quale spiccano nomi importanti del panorama motorsport italiano come Fabrizia Pons, Dario Cerrato, Giorgio Francia e Pietro Liatti. Ogni equipaggio si è cimentato in 2 delle 8 tappe previste, ognuna delle quali è stata composta da una parte di regolarità su strade pubbliche, dove era richiesto di rispettare velocità e tempi di percorrenza ben precisi, e una parte di prova speciale su 3 diversi laghi ghiacciati, Fedaia, Issengo e Pianozes. Tutto questo si è svolto in conformità al Codice Sportivo Internazionale della F.I.A. e sotto il regolamento ACI, con la presenza di un Giudice Unico Delegato ACISPORT che si è occupato di redigere la classifica delle prove di regolarità e delle prove speciali.
La gara è iniziata il giorno 9 febbraio 2022 alle ore 12.00 nel centro di Cortina, e si è conclusa 24 ore dopo nello stesso punto. Dal canto mio, in accoppiata con il campione italiano di Formula 3 del 2001 Lorenzo Del Gallo, mi sono cimentato nelle due tappe previste dal programma della mia squadra, il Team 3: la prima tappa si è svolta guidando la Audi Q4 50 e-tron da 299 cavalli - auto che ho avuto modo di testare nella sua versione Sportback lo scorso settembre – e dopo una parte di regolarità funestata da diversi inconvenienti (tra cui un camion che ci ha fatto accumulare un ritardo considerevole, in quanto difficilissimo da superare nel misto delle strade di montagna intorno a Cortina) siamo arrivati al piccolo lago ghiacciato di Pianozes per la prima prova speciale.
Ad aspettarci al lago c’era un treno di gomme chiodate, che sono state prontamente montate sul SUV a elettroni della casa di Ingolstadt per permetterci di avere più aderenza sulla superfice liscia e scivolosa del ghiaccio: era la prima volta che guidavo sul ghiaccio, ed è stata un’esperienza inebriante a dir poco, nonostante il tempo complessivo fatto registrare sugli 8 giri sia stato tra i peggiori di quella prova.
Ma questi sono dettagli, tra qualche giorno i tempi ce li saremo dimenticati tutti mentre il ricordo di tutte le uscite di curva in sovrasterzo mi resterà per molto tempo! Conclusa la prova speciale abbiamo rimontato le gomme da strada e siamo ripartiti per concludere la tappa, che ci ha riportati al Grand Hotel Savoia di Cortina dove Audi ha allestito il suo spazio hospitality e il parcheggio dedicato alla ricarica delle vetture in gara.
La ricarica di tutte le vetture coinvolte è senza dubbio uno degli aspetti organizzativi più complessi per un evento di questo tipo, ma fortunatamente Audi si è fatta trovare prontissima: arrivato in esclusiva da Ingolstadt, nel parcheggio dell’hotel è stato posizionato un hub temporaneo in grado di ricaricare velocemente le auto in corrente continua. Per dirla più semplicemente, si tratta di un enorme powerbank composta da vecchie batterie che Audi ha rimosso da auto elettriche: non più sufficientemente efficienti per alimentare un’auto, queste batterie trovano una seconda vita come accumulatori di energia, e in questo caso hanno permesso a tutte le auto di essere ricaricate molto velocemente – tra una tappa e l’altra erano previsti circa 20 minuti per ricaricare le auto, quindi anche i consumi durante la guida andavano tenuti sotto controllo, perché era necessario attendere che la batteria dell’auto fosse carica all’80% prima che si fosse autorizzati a partire per la tappa successiva.
La seconda tappa del Audi e-Rally 20quattro ore dei Laghi si è svolta invece a bordo della potentissima Audi RS e-tron GT da 646 cavalli, e ci ha portato al lago di Fedaia. Sveglia presto, prestissimo, perché la partenza era fissata alle 3.53 del mattino: ho portato la GT e-tron RS fuori dal parcheggio dell’albergo con circa 20 minuti di ritardo – a causa di ritardi accumulati dalla squadra nelle varie tappe – e mi sono messo alla guida nel buio della notte, fortunatamente ben contrastato dai potenti fari a LED della sportiva elettrica tedesca.
La strada deserta e piena di curve mi ha permesso di godere al massimo delle prestazioni sportive di quest’auto, pur rispettando le velocità imposte dal regolamento: potrà sembrare facile, ma mantenere una media oraria di 53 km in un tratto di più di 20 km di curve e tornanti non è stato affatto banale, anche se in questa tappa il risultato ottenuto è stato nettamente migliore anche grazie all’assenza di traffico. Il mio piede leggero ci ha permesso di conservare bene la batteria, e siamo arrivati al lago di Fedaia, a 2053 metri slm, poco dopo le 5 del mattino con più del 50% di carica a disposizione. Tempo di montare le gomme chiodate e lanciarsi a tutta velocità nella seconda prova speciale, stavolta composta da 4 giri che sono riuscito a compiere in poco più di 6 minuti: un ottimo risultato, come diranno poi le classifiche ufficiali, anche se si tratta di un risultato individuale.
Il mio copilota, chiaramente più esperto di me in questo contesto, mi ha esortato in più di un’occasione a “dare del lei” alla Audi GT e-tron RS, ma non sono proprio sicuro di avergli dato ascolto: abbiamo impostato la modalità Dynamic per rendere l’auto più pronta a rispondere alle irregolarità del terreno – che sul lago di Fedaia era più nevoso e irregolare rispetto alla prima prova speciale – e al terzo giro avevo già preso fin troppa confidenza, rischiando di andare lungo in fondo al rettilineo ghiacciato!
Nella parte mista del percorso, con tante curve ravvicinate a destra e a sinistra, la Audi GT e-tron RS si è comportata come un pendolo precisissimo, limitando intelligentemente la potenza quando le ruote anteriori erano ancora sterzate in uscita di curva, ma permettendomi comunque delle soddisfacenti uscite in sovrasterzo. Su strada, anche quando sollecitata, l’elettrica ad alte prestazioni di Audi non ha mai dato segno di essere in difficoltà, nemmeno quando incrociavamo insidiose lingue di ghiaccio che attraversavano la carreggiata.
Dopo la prova speciale sul lago di Fedaia abbiamo percorso il resto della tappa 6, che ci ha portati sul passo Giau proprio quando le prime luci dell’alba hanno cominciato a lambire la cima dei monti circostanti: uno spettacolo mozzafiato che mi sono goduto solo in parte, attento com’ero a mantenere la giusta media oraria come richiesto dal regolamento. La discesa dal passo Giau fino a Cortina mi ha permesso di sfruttare al meglio la frenata rigenerativa dell’auto, così da rientrare alla base con il 26% di carica rimasta, perfettamente in linea con quanto previsto.
Sono da poco passate le 7 del mattino e io ho concluso la mia parte di gara, ora non mi resta che attendere le ore 12 quando la prima edizione dell’Audi e-Rally 20quattro ore dei Laghi si sarà conclusa, per capire come ci siamo posizionati in classifica come team. Nel frattempo potrò comodamente seguire i progressi del mio team e delle altre squadre dalla sala che Audi ha allestito ad hoc con schermi dove si può seguire, tramite sistemi GPS, i progressi delle varie auto. Sfortunatamente, anche a causa della prestazione non brillante nella prima delle due tappe a cui ho preso parte, finiremo solo 4° in classifica generale.
Nell’arco delle 8 tappe previste per il primo Audi e-Rally 20quattro ore dei Laghi le 12 auto hanno percorso 5400 km complessivi, e ogni team ha percorso 192 km di prove speciali su laghi ghiacciati con treni di gomme a 1200 chiodi: in totale sono stati affrontati 7 passi di montagna, con l’altitudine massima toccata a 2239 metri slm del Passo Pordoi. Le ricariche effettuate sono state in tutto 42, tutte gestite comodamente dall’Hub di cui vi ho raccontato in precedenza, per una media di 42 kWh ricaricati a ogni rifornimento. Le auto si sono comportate tutte in maniera eccellente anche quando sollecitate, non ci sono stati particolari inconveniente tecnici se non qualche dado spanato in fase di cambio gomme: a tal proposito, il tempo medio di sostituzione delle gomme è stato di 4 minuti, ma posso testimoniare personalmente di un pit stop avvenuto in meno di 2 minuti durante il quale non ho nemmeno fatto a tempo a scendere dall’auto.
Stanchi e contenti, tutti i team si sono riuniti nella terrazza del Grand Hotel Savoia baciata da un sole spaventosamente caldo per essere febbraio, per pranzare tutti insieme per l'ultima volta, comunicare i vincitori e scambiarsi gli ultimi saluti prima di rientrare alle rispettive basi. Aver partecipato al primo Audi e-Rally 20quattro ore dei Laghi è stata un'esperienza assolutamente indimenticabile; ringraziamo Audi per questa fantastica occasione.