Nel mondo delle corse, poche gare hanno la fama di essere dure da affrontare come la storica Parigi-Dakar, oggi conosciuta come Dakar Rally, – che in realtà viene corsa tutta in Arabia Saudita, almeno quest’anno – ed è proprio per questo motivo che Audi ha scelto di correre questa gara per la prima volta con un’auto elettrica. Si chiama Audi RS Q e-tron, ed è spinta da un powertrain molto particolare composto da una parte elettrica e una termica, quest’ultima utilizzata come range extender.
Non è la prima volta che Audi si dedica al mondo delle corse con un’auto elettrica; la compagnia tedesca ha già corso in Formula E, ma i requisiti tecnici per resistere a una gara tosta come la Dakar sono ben diversi rispetto a quelli richiesti da una pista asfaltata. Qui si corre nel deserto, per centinaia di chilometri ogni giorno, a temperature spesso molto alte: come fare, quindi, a correre questa gara con un’auto elettrica? Audi ha voluto spingere al massimo il limite di questo concetto, mettendo insieme una batteria da 52 kWh (dal peso di 370 kg compreso l'impianto di raffreddamento, aspetto molto importante dato che per regolamento della gara l’auto non può superare le 2 tonnellate di peso) con un motore termico che si occupa di ricaricare la batteria durante le lunghe tappe della gara.
Ovviamente alla partenza ogni mattina l’auto sarà carica al 100%, e non appena sarà caricato il percorso nel navigatore satellitare, l’auto sarà in grado di analizzarne le varie pendenze per capire quali siano i punti più adatti a recuperare energia, e quelli dove invece sarà necessaria tanta potenza. L’auto ha una potenza complessiva di 288 kW, pari a 390 cavalli circa, mentre il generatore installato si ferma a 220 kW: l’auto è in grado, sostanzialmente, di operare a somma zero e sarà quindi in grado di coprire le grandi distanze imposte dalla gara.
Audi è fortemente convinta della bontà del progetto Audi RS Q e-tron, e correrà la Dakar consapevole di essere l’unica auto con questo tipo di alimentazione, oltre ad avere un peso sensibilmente più alto degli avversari; staremo a vedere se gli ingegneri di Ingolstadt saranno in grado di dare il via a una nuova era dei rally a lunga percorrenza.