Arriva la distro Linux per le auto; è supersicura, ma chi la userà?

Il nuovo sistema operativo per auto basato su Linux segna una tappa fondamentale verso l'affermazione dei veicoli software-defined.

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a cura di Marco Silvestri

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A breve potremmo assistere all'introduzione di un nuovo sistema operativo per auto basato su Linux, sviluppato appositamente per rispondere alle esigenze del settore in termini di sicurezza e assistenza alla guida. Questa innovazione segna una tappa fondamentale verso l'affermazione dei veicoli software-defined, una tendenza che sta ridisegnando i confini della mobilità moderna.

L'emergere dei veicoli software-defined rappresenta un cambio di paradigma significativo, destinato a influenzare profondamente il modo in cui auto e mezzi di trasporto vengono progettati e gestiti.

Il fulcro di questa trasformazione è rappresentato dalla distribuzione Linux ideata da Elektrobit, un fornitore leader nel campo dell'elettronica per automobili. Tale distribuzione si distingue per essere il primo sistema operativo open source a soddisfare i rigidi requisiti di sicurezza funzionale imposti dal settore automobilistico, avendo ottenuto la certificazione secondo gli standard ISO 26262 ASIL e IEC 61508 per applicazioni di sicurezza, confermata dall'organizzazione tedesca TÜV Nord.

Tradizionalmente, ogni nuova funzionalità implementata in un veicolo, come il controllo della trazione, il sistema antibloccaggio o il sostituto digitale dei tradizionali indicatori analogici, richiedeva l'aggiunta di una nuova unità di controllo. Oggigiorno, una vettura moderna potrebbe contenere oltre 200 di questi dispositivi, tutti interconnessi tramite la rete CAN bus.

La strategia dei veicoli software-defined mira a superare questa frammentazione, optando per una concezione più integrata. L'idea è di concentrare la gestione delle diverse funzionalità su un numero limitato di controller di dominio, piattaforme computazionali ad alte prestazioni, ciascuna delle quali si occupa di un specifico insieme di attività. Tali controller spaziano dal controllo della dinamica e della gestione del veicolo, ai sistemi di assistenza alla guida, ai sistemi di infotainment e alle funzionalità di comfort come l'illuminazione o la climatizzazione, passando per un eventuale controller centrale incaricato della supervisione generale.

Quest'approccio, già adottato o in fase di implementazione da importanti case automobilistiche come Audi, BMW, McLaren e Porsche, implica che alcune funzioni, in particolare quelle legate alla sicurezza del veicolo e dell'assistenza alla guida, richiedano sistemi operativi con certificazioni specifiche per garantire la massima affidabilità. La soluzione offerta da Elektrobit, denominata EB corbos Linux per applicazioni di sicurezza, risponde a questa esigenza, aprendo nuove prospettive per lo sviluppo di tecnologie automotive avanzate.

Una delle particolarità di questa soluzione risiede nella capacità di garantire la sicurezza operativa senza dover certificare direttamente il kernel di Linux. Attraverso l'uso di un monitor di sicurezza esterno, che opera su un ipervisore analizzando e convalidando le azioni del kernel, è possibile mantenere Linux al di fuori del percorso di certificazione, facilitandone l'aggiornamento e l'adattamento alle esigenze di sicurezza e di performance senza compromettere l'affidabilità del sistema.

Moritz Neukirchner, senior director di Elektrobit, ha sottolineato l'importanza di questa innovazione, che consente di beneficiare della rapidità e della flessibilità dello sviluppo open source preservando allo stesso tempo gli elevati standard di sicurezza richiesti. In collaborazione con Canonical, Elektrobit assicurerà la manutenzione e l'adeguamento continuo del sistema alle normative di sicurezza, garantendo così ai produttori di veicoli una solida piattaforma su cui sviluppare le funzionalità avanzate del futuro automotive.

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