Apple IronHeart, il nuovo sistema che controllerà anche l’aria condizionata

Tra i piani futuri di Apple c'è il desiderio di implementare ulteriori funzioni su CarPlay, come la gestione più approfondita dei controlli dell'auto.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Apple CarPlay, di cui abbiamo parlato in questo approfondimento, è utilizzato da milioni di automobilisti per controllare la musica, ottenere indicazioni stradali ed effettuare telefonate; si tratta di una vera e propria integrazione che però non fa le veci del sistema di infotainment installato a bordo delle autovetture di ultima generazione. Forse proprio per questa ragione, Apple è interessata ad espandere le capacità di CarPlay e sviluppare quindi un sistema capace di interagire maggiormente con le funzionalità dell’auto.

L'azienda sarebbe quindi al lavoro su una tecnologia che consenta di accedere a funzioni come il sistema di climatizzazione, il tachimetro, la radio e la gestione dei sedili. Il progetto, noto internamente come "IronHeart", è ancora nelle sue fasi iniziali e richiederebbe la collaborazione delle case automobilistiche. L’interesse manifestato dal gigante di Cupertino nel settore dell’automotive testimonia, ancora una volta, come l’ambiente potrebbe rappresentare un’importante fonte di guadagno anche senza produrre direttamente il tanto chiacchierato veicolo elettrico.

Sebbene i piani relativi all’Apple Car abbiano subito diverse battute d’arresto legate per lo più alla produzione e anche alla defezione di alcuni dirigenti chiave a capo del progetto, la società ha continuato a farsi strada con CarPlay. Per chi ancora non ne fosse al corrente, Apple CarPlay consente di collegare il proprio iPhone, via cavo o in modalità wireless, al sistema infotainment della vettura e condividerne l’utilizzo. A distanza di quasi sette anni dal lancio ufficiale, CarPlay rappresenta una soluzione chiave per le moderne vetture e, nella variante cablata, è quasi sempre di serie salvo qualche rara eccezione.

IronHeart porterebbe CarPlay su un gradino ancora superiore; il sistema basato su iPhone potrebbe accedere a una serie di controlli, sensori e impostazioni fino ad ora inimmaginabili. Più in dettaglio, stando a quanto emerso sino ad ora, potrebbe:

  • rilevare la temperatura e umidità interna ed esterna;
  • controllare la temperatura, le ventole e sistemi di sbrinamento;
  • regolare il volume dell’impianto audio e modificare l’equalizzatore in tutte le sue impostazioni;
  • gestire i sedili;
  • interfacciarsi con il tachimetro, il contagiri e la gestione del carburante/ricarica.

Accedendo al quadro strumenti, Apple potrebbe trasformare CarPlay in un'interfaccia che potrebbe gestire quasi l'intera vettura. I dati potrebbero anche essere utilizzati da Apple (o da terzi) per creare nuovi tipi di app o aggiungere funzionalità a quelle già esistenti. L’idea di ecosistema è sempre più radicata e importante e la possibilità di poter gestire numerosi aspetti con una singola interfaccia potrebbe rendere CarPlay ancora più interessante per numerosi utenti, forse anche per coloro che al momento utilizzano Android e Android Auto.

IronHeart rappresenterebbe uno dei tasselli più importanti per Apple nel campo automotive da quando è stato svelato CarPlay nel 2014, ma la strada potrebbe essere ancora in salita. Mentre CarPlay vanta una compatibilità estesa con più di 600 vetture, i costruttori stessi potrebbero essere riluttanti nel consentire ad Apple di interfacciarsi così approfonditamente con i propri sistemi infotainment. In fin dei conti non sarebbe la prima volta che i produttori di auto non siano particolarmente interessati in tal senso; un chiaro esempio è offerto da CarKey, la funzione di Apple che consente di sbloccare un'auto con un iPhone o un Apple Watch, opzione che ancora oggi è difficilmente utilizzabile nelle moderne vetture.

Prima dello sviluppo di CarKey, Apple aveva concesso ad alcuni costruttori di creare app di terze parti per CarPlay in grado di accedere all’autoradio, funzione rimossa successivamente con l’introduzione di iOS 15 a causa di una scarsa adesione e implementazione.

Alcuni produttori, tra cui Tesla, hanno ignorato del tutto gli sforzi automobilistici e tecnologici di Apple e Google, scegliendo di costruire i propri ecosistemi di infotainment di nuova generazione. Anche Ford vuole raggiungere obiettivi più ambiziosi e, in seguito alla recente assunzione di Doug Field, ex ingegnere capo di Tesla e capo del progetto automobilistico di Apple, sarebbe al lavoro per sviluppare un sistema analogo a quello di Tesla.

Il sistema delle singole case automobilistiche piacerà ai consumatori? Difficile a dirsi, sicuramente qualora diventasse più diffuso potrebbe spingere alcuni automobilisti a preferire un modello anziché un altro, magari coloro che non sono particolarmente interessati al design e al powertrain di una vettura ma preferiscono avere un sistema di intrattenimento digitale di un certo tipo. Non è inoltre detto che Apple possa ottenere un controllo globale da parte di tutti i costruttori, se da un lato è possibile che possa gestire numerose funzioni, è altrettanto vero che la compatibilità con IronHeart potrebbe essere limitata.

In ogni caso, la possibilità di avere un ulteriore “ecosistema” da gestire potrebbe anche rafforzare l’utilizzo di iPhone nella quotidianità; ogni volta che il dispositivo gestisce più attività, come usare un'auto, pagare la spesa, mostrare un documento d'identità o aprire la porta di casa, offre ai consumatori un motivo in più per rimanere utenti di Apple. Con questa strategia in mente, il gigante di Cupertino potrebbe assicurarsi una maggiore fidelizzazione del marchio e rendere meno appetibili ulteriori soluzioni. In fin dei conti, l’iPhone rimane la più grande fonte di reddito per l’azienda, rappresentando circa la metà delle vendite, o quasi $ 138 miliardi all'anno (2020).

Per alcune lievi similitudini, Apple IronHeart si avvicina all’idea di Google per Android Automotive sebbene quest’ultimo sia a tutti gli effetti un sistema operativo che rimpiazza quello presente di default. Quando arriverà IronHeart sul mercato? Al momento è difficile a dirsi e soprattutto non si sa quali marchio concederanno ad Apple un maggiore controllo del proprio veicolo.

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