Anche Volkswagen sta per produrre il suo "robotaxi"

Volkswagen starebbe sviluppando una sua versione a guida autonoma dell'ID.Buzz che ha già raggiunto la fase di test su strada

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a cura di Tommaso Marcoli

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Volkswagen ha annunciato lo sviluppo di una versione a guida autonoma dell'ID.Buzz, il suo (già) iconico furgoncino elettrico, per offrire un servizio veicoli a guida autonoma in stile Cybercab di Tesla. Il progetto ha l'obiettivo di proporre sul mercato il veicolo senza conducente entro il 2026 negli Stati Uniti e in Europa.

Questo sviluppo segna un importante passo avanti per Volkswagen nel settore della mobilità autonoma, posizionando l'azienda in diretta concorrenza con altre case automobilistiche e aziende tecnologiche che stanno investendo pesantemente in questa soluzione di mobilità. A differenza di Tesla, che ha progettato un veicolo completamente nuovo per questo scopo, Volkswagen ha scelto di utilizzare il suo ID.Buzz. Anche per via della sua riconoscibilità e popolarità.

I test sono già in corso in diverse città. Una flotta di 15 veicoli sperimentali sta circolando per le strade di Austin, in Texas, mentre in Europa i test si svolgono a Monaco e Amburgo. Katrin Lohmann, responsabile del dipartimento ADMT, ha commentato: "La gente si incuriosisce quando vede passare uno dei nostri mezzi senza conducente. I loro volti si riempiono di stupore quando capiscono che non c'è nessuno al volante".

Volkswagen mira a offrire la versione a guida autonoma dell'ID.Buzz già nel 2026.

Il progetto riguarda direttamente circa 700 persone che lavorano allo sviluppo di software e hardware per rendere l'ID.Buzz adatto alla guida autonoma in contesti urbani, nel rispetto delle normative europee e statunitensi.

Per raggiungere l'obiettivo della guida autonoma, Volkswagen ha dotato il suo nuovo Bully di sensori evoluti e di un Lidar di nuova generazione fornito dalla startup israeliana Innoviz. La gestione dei dati sarà affidata al sistema EyeQ6, frutto della collaborazione tra Volkswagen e Mobileye.

Volkswagen non vuole gestire direttamente il servizio di guida autonoma ma intende vendere l'ID.Buzz ad aziende che operano nel settore del trasporto, come Uber. Questa strategia potrebbe permettere una rapida diffusione della tecnologia e un'ampia copertura del mercato.

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