Alfa Romeo Tonale Plug-in Hybrid Q4, cosa mi piace e cosa no | La mia prova

Con Tonale, Alfa Romeo si inserisce in un segmento del tutto nuovo proponendo un SUV compatto disponibile in più motorizzazioni.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Anticipato da un concept presentato al Salone di Ginevra nel 2019, ora Alfa Romeo Tonale è ufficialmente disponibile e rappresenta il primo SUV di segmento C del marchio. Si tratta di un modello strategico per il marchio di Arese, non solo perché rappresenta il secondo SUV nella storia dell'azienda, ma soprattutto perché ha il compito di portare l'elettrificazione nella gamma Alfa Romeo, offrendo soluzioni ibride e plug-in con potenze fino a 280 cavalli. Il design è semplice, fresco, muscoloso ma anche iconico; l'abitacolo, invece, è ricco di tecnologia a bordo rendendo Tonale la vettura più "smart" del marchio di sempre.

Sotto al profilo delle misure, Tonale è lungo 4,53 metri, largo 1,84 metri e vanta un passo di 2,68 metri. Il baule, nella versione ibrido con la spina, può contare su 385 litri che crescono fino a 500 litri nella declinazione mild-hybrid e diesel. La versione in prova vanta di un propulsore plug-in per un totale di 280 cavalli, ma il listino Alfa prevede anche soluzioni mild-hybrid da 130 e 160 cavalli e diesel da 130 cavalli.

Cosa mi piace

L'ho precisato in più occasioni, anche se il design è un elemento puramente soggettivo, l’aspetto estetico di Tonale, nelle splendide colorazioni Blu Misano o Verde Montreal, è decisamente apprezzabile e accattivante.

Lo stile della nuova Tonale è inconfondibile e ricorda, senza dubbio, le precedenti Alfa Romeo; le linee sono rimaste fedeli al concept presentata nel 2019, offrendo un aspetto unico, moderno e sportivo, pur rispettando i classici stilemi che Alfa Romeo offre. La parte anteriore è dominata dal caratteristico scudetto Alfa e dai fari a LED. Il paraurti presenta prese d'aria generose, che richiamano la variante sportiva dell'Alfa Romeo Stelvio. Le fiancate sono pulite, con cerchi in lega a cinque fori disponibili in più dimensioni. I passaruota sono marcati ed enfatizzati dalla presenza di una bordatura lucida, mentre nella parte posteriore è presente una firma a luminosa decisamente unica e caratteristica.

L'abitacolo è spazioso, con materiali morbidi nei punti giusti, mentre il sistema di intrattenimento è avanzato e migliorato rispetto a Giulia e Stelvio. Quasi come da tradizione Stellantis, i comandi principali sono ben ordinati sulla plancia e tutti fisici, mentre la sezione dedicata al posto guida vanta un’attenta cura al dettaglio. L’unico elemento “anacronistico”, a mio parere, è la leva del cambio che in una soluzione automatica poteva essere decisamente più compatta. Come anticipato, Tonale è spazioso e lo sono anche i numerosi scompartimenti a disposizione sebbene non tutti siano ricoperti come ci si aspetterebbe.

Mentre il guidatore può contare su un display da 12,3” inserito all’interno del classico cannocchiale di Alfa Romeo, i passeggeri possono interagire con uno rettangolare da 10,25” ben posizionato nella parte centrale della plancia. Quest’ultimo è uno degli aspetti che più ci ha entusiasmato; ha una definizione elevatissima, una ricca serie di impostazioni e funzionalità e, soprattutto il supporto a Apple CarPlay e Android Auto Wireless.

Infine, il sistema di telecamere, che è eccellente soprattutto quando combinato con i sensori, permettendo di posizionare l'auto con precisione anche in spazi ristretti. La qualità delle telecamere è elevata e supera di gran lunga la media, dato che non è raro trovare telecamere simili agli smartphone di 10 anni fa. Inoltre, apprezziamo particolarmente la presenza di una telecamera frontale "salva-paraurti", che offre un punto di vista aggiuntivo e contribuisce alla sicurezza durante le manovre.

Cosa non mi piace

Alfa Romeo Tonale non è esente da difetti e nella prova di circa 700 km ho rilevato alcuni piccoli dettagli che non mi hanno completamente convinto. Prima di tutto il sistema di raffrescamento del sedile che, seppur sia sempre apprezzata, non sembra operare come la stragrande maggioranza; nonostante si possa scegliere liberamente la temperatura, testimoniando un’attenta cura da parte del brand, il sistema raffresca per lo più la seduta lasciando scoperta la schiena.

Male, invece, la ricarica wireless dello smartphone sprovvisto di un sistema di ventilazione; nelle giornate più calde non è difficile leggere errori relativi al surriscaldamento dello smartphone. Riconosco che è un aspetto che non tutti potrebbero utilizzare, però ci tengo comunque a sottolineare questo piccolo difetto.

Sottotono, infine, il sistema di chiusura degli specchietti che appare davvero limitato (la differenza è minima) e il baule che invece è estremamente contenuto nella versione plug-in.

Come si guida

L'esemplare in prova è equipaggiato con un motore termico a benzina da 1,3 litri con una potenza di 180 cavalli e una coppia di 250 Nm. A questo si aggiunge un sistema elettrico che fornisce una potenza combinata di 280 cavalli e la trazione integrale Q4. La vettura è dotata di una batteria da 15,5 kWh che può essere caricata fino a 7,4 kW, consentendo di raggiungere una carica completa in circa 2,5 ore.

L'autonomia in modalità completamente elettrica è di circa 50 km, mentre con il motore a benzina è possibile percorrere fino a 600 km. Questi valori sono considerati ottimi per un veicolo di questo tipo con un peso di oltre 1.700 kg. Con la batteria completamente carica, il consumo può essere ridotto drasticamente, mentre con il solo motore a benzina attivo, il consumo medio si attesta intorno a 7.4 l/100 km.

Presente, a bordo, l'immancabile manettino D.N.A. che diventa un'espressione di "efficient sportiness", integrando in un’auto estremamente sostenibile tutti gli elementi della tradizionale sportività del brand. Le modalità a disposizione sono:

  • Dynamic - progettata per massimizzare le performance della vettura;
  • Natural - dedicata alla guida ibrida a trazione integrale, mantenendo la migliore ottimizzazione delle risorse;
  • Advance Efficiency - calibrata per ottenere la massima efficienza energetica nella guida in full electric, l'ideale per i centri urbani.

Disponibili, inoltre, diverse EV Features come E-Save e E-Coasting che consentono di gestire attentamente la ricarica e il consumo della batteria.

Ma com'è la dinamica dell'Alfa Romeo Tonale? Nel nostro allestimento Veloce che beneficia, tra gli altri aspetti, di un sistema di sospensioni a controllo elettronico, si guida molto bene. Pur non essendo una vettura sportiva, il rollio è contenuto e anche in situazioni "limite" non abbiamo riscontrato criticità. L'auto mantiene la sua stabilità con sicurezza, dimostrando l'attenzione di Alfa Romeo nell'ingegneria del veicolo. La differenza nella risposta tra le sospensioni soft e non soft è evidente, soprattutto su asfalti irregolari come il pavè.

Nonostante il peso di circa 1.700 kg, le prestazioni dell'Alfa Romeo Tonale sono interessanti. Grazie alla combinazione del propulsore termico a benzina con il sistema elettrico e al cambio automatico a 6 marce, l'auto offre una potenza combinata consistente che si traduce in una spinta costante e misurata quando la batteria è carica. Nota positiva anche gli ADAS, estremamente completi e ben calibrati. L’ACC è semplice da regolare e non presenta impuntamenti o perplessità.

In definitiva, la guida è divertente (per essere un SUV, si intende) e nonostante il peso l’auto resta agile, rapida nei cambi di direzione e con un comportamento facile da gestire. Lo sterzo, sempre abbastanza leggero anche nella modalità Dynamic, conserva le sue caratteristiche sportive: è diretto e pronto. Importanti le lunghe palette in alluminio, solide e ben rifinite; fate solo attenzione se lasciate l'auto al caldo, in quanto potrebbero diventare roventi.

Chi dovrebbe acquistarla?

Le concorrenti dell'Alfa Romeo Tonale sono numerose e ognuna presenta caratteristiche differenti. Tra le più quotate troviamo: BMW X1, Audi Q3, Mercedes-Benz GLA, Cupra Formentor e Volvo CX-40. Guardando all'Oriente, impossibile non citare Nissan Qashqai o Mazda CX-5.

Alfa Romeo Tonale è, senza dubbio, una vettura che mancava nel panorama del Biscione ed è più che necessaria per contrastare l'avanzata delle case automobilistiche tedesche, offrendo tecnologie e motorizzazioni uniche. Ma quanto costa? Alfa Romeo Tonale Plug-in Hybrid Q4 parte da 51.700 euro per la versione Sprint, mentre sale a 57mila euro per la declinazione Veloce oggetto della prova. Attenzione agli accessori che potrebbero far lievitare il prezzo rapidamente; ad esempio, la vernice Grigio Vesuvio ha un prezzo di 1.100 euro mentre i pacchetti Premium e Techno raggiungono solo loro 4.500 euro.

Come molte plug-in, soprattutto di fascia premium, ha un prezzo di acquisto non alla portata di tutti che però può essere parzialmente abbattutto con gli incentivi auto. In termini assoluti non è un super prezzo, soprattutto se paragonato a certe elettriche; se la motorizzazione a batteria o plug-in hybrid non vi affascinano, ricordate sempre che Alfa Romeo mette a disposizione versioni a gasolio e mild-hybrid da circa 40mila euro.

 

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