Alfa Romeo: stop alle Giulia e Stelvio a benzina

Il motore 2.0 da 280 CV e la potente Quadrifoglio escono di scena, mentre i diesel sopravvivono grazie alle basse emissioni di CO2

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a cura di Tommaso Marcoli

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La fine di un'era sta per abbattersi sui modelli iconici di Alfa Romeo. Giulia e Stelvio con motorizzazioni benzina, incluse le potenti versioni Quadrifoglio, usciranno definitivamente dal mercato nei prossimi mesi. Una decisione strategica che Stellantis ha ufficialmente confermato, segnando un punto di svolta nella storia del marchio italiano. Mentre i motori diesel sopravviveranno grazie alle loro emissioni di CO2 più contenute, le versioni alimentate a benzina verranno progressivamente eliminate dal catalogo seguendo un calendario ben definito.

Il calendario dell'uscita di scena

La dismissione delle versioni benzina seguirà un percorso graduale ma inesorabile. Le prime ad abbandonare la scena saranno le Giulia Quadrifoglio, il cui termine per gli ordini è fissato al 31 marzo. Seguiranno le Stelvio Quadrifoglio il 30 aprile, mentre tutte le altre versioni equipaggiate con il 2.0 turbo benzina da 280 CV - nelle configurazioni Sprint, Veloce e la recente Intensa - termineranno la loro disponibilità il 31 maggio.

Questa mossa rappresenta un passaggio fondamentale nella transizione del marchio verso una nuova identità. Stellantis ha infatti chiarito che la decisione è strettamente legata alla strategia di sostenibilità del gruppo e alle normative europee sulle emissioni. I motori diesel (2.2 da 160 e 210 CV) rimarranno invece disponibili proprio perché caratterizzati da emissioni di CO2 inferiori rispetto ai benzina.

Strategia obbligata dalle normative europee

La scelta di eliminare i motori benzina non è casuale ma risponde a precise logiche economiche e normative. L'elettrificazione degli attuali propulsori a benzina, ormai datati, richiederebbe investimenti sproporzionati rispetto ai potenziali ritorni commerciali. I costi di sviluppo e omologazione supererebbero infatti i profitti attesi, soprattutto considerando le attuali tendenze di mercato.

L'addio alle versioni benzina era comunque nell'aria da tempo. Entrambi i modelli, sul mercato da diversi anni, erano ormai pronti per un ricambio generazionale. Le loro eredi, basate sulla piattaforma Stla Large del gruppo Stellantis, offriranno un approccio multienergia che permetterà al marchio di mantenere competitività anche nel nuovo contesto normativo europeo.

Il futuro multienergia di Alfa Romeo

La nuova generazione di Alfa Romeo si preannuncia radicalmente diversa. La piattaforma Stla Large rappresenta il fulcro di questa trasformazione, consentendo alla casa del Biscione di proporre versioni sia completamente elettriche che ibride, senza rinunciare alle prestazioni che hanno sempre contraddistinto il marchio.

I fan dovranno pazientare ancora un po': la nuova Stelvio debutterà già quest'estate, mentre per la Giulia l'attesa sarà più lunga, con un lancio previsto per il prossimo anno. Entrambi i modelli continueranno a essere prodotti nello stabilimento di Cassino, mantenendo vivo il legame con l'Italia. Le potenzialità della nuova piattaforma sono già state dimostrate dalla Dodge Charger, che condivide la stessa base tecnica e offre versioni con sei cilindri in linea capaci di erogare 420 e persino 550 CV.

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