L'amministratore delegato uscente di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha confermato che il quinto modello del marchio sarà un SUV di grandi dimensioni nel segmento E, destinato a competere con veicoli come BMW iX e Porsche Cayenne. L'annuncio è stato fatto durante il Salone dell'Auto di Parigi.
Il nuovo veicolo si posizionerà al vertice della gamma Alfa Romeo, segnando l'ingresso del marchio in un segmento di mercato premium e di lusso. Questa mossa strategica riflette l'ambizione di Alfa Romeo di espandere la propria presenza nel settore dei SUV di grandi dimensioni, un segmento in rapida crescita e altamente redditizio.
Il futuro SUV sarà basato sulla piattaforma STLA Large di Stellantis, che offre la flessibilità di supportare sia powertrain a combustione interna che elettrici. La versione elettrica potrebbe vantare un sistema di ricarica ultra-rapida da 800V e batterie fino a 118 kWh, con un'autonomia potenziale di circa 800 km.
Imparato ha anche rivelato che le prossime generazioni di Stelvio e Giulia, previste rispettivamente per il 2025 e il 2026, utilizzeranno la stessa piattaforma STLA Large. Nonostante il cambio di architettura, il CEO ha assicurato che entrambi i modelli manterranno le caratteristiche dinamiche di guida tipiche di Alfa Romeo.
Strategia di produzione flessibile
In linea con la strategia multi-energia di Stellantis, le nuove Stelvio e Giulia saranno offerti sia con motori a combustione interna ibridi sia con propulsori elettrici. Imparato ha sottolineato la capacità dell'azienda di adattare la produzione fino al 100% in una direzione o nell'altra, in base alla domanda dei clienti.
Il CEO uscente ha inoltre evidenziato il notevole miglioramento delle performance finanziarie di Alfa Romeo, affermando: "Alfa è passata dal perdere centinaia di milioni a guadagnarne altrettanti". Questo risultato è stato attribuito al taglio dei costi e all'aumento dei prezzi dei modelli, con un focus sulla redditività piuttosto che sul volume di vendite.
Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha confermato il turnaround di Alfa Romeo, dichiarando che il marchio "era in profondo rosso" all'inizio della fusione Stellantis ed "era in vendita", ma ora "genera buoni margini e profitti".