Il CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, ha annunciato che verso la fine dell'anno verrà presa una decisione definitiva riguardo la natura del quinto modello della casa automobilistica, con un grande SUV, concorrente del Porsche Cayenne, che rimane in pole position. Di recente, la casa italiana ha introdotto il nuovo crossover Junior come quarto modello, affiancandolo alla berlina Giulia e ai SUV Tonale e Stelvio. L'obiettivo è lanciare un nuovo modello tra qualche anno, più precisamente nel 2027.
Un eventuale grande SUV sarebbe costruito sulla piattaforma STLA Large del gruppo Stellantis, che supporta una ricarica ultra-rapida e può montare motori ad alta potenza con batterie di grande dimensione. Imparato ha sottolineato che l'approvazione per il grande SUV dipenderà da vari fattori, inclusi i progressi verso l'elettrificazione in Nord America, il potenziale del mercato asiatico – in particolare con l'aumento dei produttori cinesi – e l'andamento del mercato dei grandi SUV in Europa.
Ha poi aggiunto: "Se sono un marchio premium e non sono presente nel segmento E, che cosa faccio? L'alternativa sarebbe tornare a una hatchback di segmento C, poiché abbiamo tutto – il SUV compatto, la berlina, SUV di segmento C e D. Quindi la domanda è: salire di categoria o scendere?"
In aggiunta al quinto modello, Alfa Romeo continuerà a offrire edizioni speciali limitate, come la supercar 33 Stradale. In futuro, al termine del ciclo di vita di ciascun modello standard, Imparato ha affermato: "Rinnoveremo o cambieremo il concetto, a seconda dell'evoluzione del mercato o dell'evoluzione globale di Stellantis." Il CEO ha espresso il desiderio di reintrodurre modelli come la GTV o l'Alfetta, dipendendo però dalle tendenze future del mercato.
Imparato ha anche accennato che una futura hatchback di segmento C, ideata sulla piattaforma STLA Medium, potrebbe aprire le porte a un nuovo modello di Duetto spider. Una bella novità, tuttavia smorzata dal fatto che il marchio punterà sui segmenti più remunerativi e quindi le tendenze di mercato come priorità di produzione.