Jean Philippe Imparato, il CEO di Alfa Romeo, ha delineato il percorso intrapreso dalla compagnia, ribadendo la sua ferma convinzione nella realizzazione di veicoli che vanno oltre la mera funzionalità, definendoli "macchine", non semplici PowerPoint.
Il piano di sviluppo di Alfa Romeo prosegue senza indugi, come annunciato nel 2021. Dopo il debutto della Tonale e l'attesa 33 Stradale, è ora il momento della Milano, un SUV compatto che verrà svelato il prossimo 10 aprile a Milano, patria indiscussa del marchio.
Tuttavia, Imparato non si ferma alle attuali proposte. Invece, guarda avanti, verso un futuro ancora più promettente. Parla delle prossime generazioni di Giulia e Stelvio, fiero del lavoro svolto sul loro design, che afferma essere "congelato" dopo due anni di intenso lavoro.
La Stelvio sarà la prima a debuttare nel secondo semestre del 2025, seguita dalla nuova Giulia all'inizio del 2026. Entrambe saranno costruite in Italia, a Cassino, e sviluppate sulla base della piattaforma STLA Large del Gruppo Stellantis, che abbraccia la strategia "multi energia", includendo versioni completamente elettriche e ibride. Si tratta della medesima piattaforma che spinge la nuova Dodge, dotata di architettura avanzata a 800 V per le versioni elettriche e un'autonomia eccezionale fino a 700 km.
Nonostante questo stretto legame, Imparato ha chiarito che, nonostante la flessibilità della piattaforma consenta variazioni significative, le due vetture avranno tuning completamente diversi. La piattaforma è estremamente malleabile e sarà possibile, quindi, modificare il passo, la lunghezza e ulteriori aspetti.
Guardando al futuro oltre Giulia e Stelvio, Imparato ha anticipato che le decisioni sulle prossime mosse saranno prese alla fine del 2024, legate strettamente ai risultati commerciali della Milano e all'accoglienza della nuova Stelvio nei mercati internazionali.