In discussione da quasi un decennio, l'Alcolock è ormai realtà e arriverà tra poco meno di due anni. Con il chiaro obiettivo di mettere un freno agli incidenti stradali, lo scorso 6 luglio è entrato in vigore il regolamento europeo 2019/2144, dove si stabilisce l’obbligo per le case automobilistiche di dotare i nuovi veicoli di specifici sistemi di assistenza alla guida (ADAS).
In aggiunta alla scatola nera (o EDR) e al sistema di adattamento intelligente della velocità ISA, l'UE ha stabilito che dal 7 luglio 2024 sarà necessario avere a bordo anche l'Alcolock ovvero un'interfaccia in grado di rilevare il tasso alcolemico di chi si mette alla guida. Qualora rilevasse un tasso alcolemico troppo alto nel guidatore, il sistema impedirà l'accessione del propulsore evitando, quindi, potenziali sinistri.
Dove sarà obbligatorio? Difficile a dirsi, al momento le informazioni sono frammentarie ma si presume sarà d'obbligo su qualsiasi veicolo, cosi da limitare al massimo possibili incidenti. Quale sarà il limite? Nessun dettaglio neanche qui, ma l'attuale Codice della Strada in Italia prevede (con l'articolo 186 e 186 bis) un valore legale di 0,5 g/litro per poter condurre un veicolo. Superato questo valore, è possibile ricevere una sanzione fino ad un massimo di 6.000 euro e, nei casi più gravi, anche l'arresto per 6 mesi e la sospensione della patente da 1 a 2 anni. Per i neopatentati il limite è invece zero per i primi tre anni dal conseguimento della patente B e fino al compimento dei 21 anni di età. In Europa, invece, i valori in Europa sono molto variabili: si passa facilmente da 0 a 0,8 g/litro di alcol nel sangue a seconda dello Stato preso in esame.
Sarà affidabile? Difficile a dirsi e la possibilità di cambiare conducente solo con lo scopo di avviare l'auto è un grande dilemma al quale al momento non c'è risposta. Il sistema è in corso di sperimentatontzione in alcuni Stati e rimane ancora da capire se è possibile alterarne il funzionamento con qualche sostanza o sbalzo di temperatura.