Dopo quasi 20 anni di servizio va in pensione uno dei modelli Citroen più venduti di sempre: stiamo parlando della Citroen C1, rilasciata nella sua prima versione nel lontano 2005 e venduta in 1,2 miliardi di esemplari in 17 anni.
Come ben sappiamo, produrre city car in grado di rispettare i limiti di emissioni inquinanti imposti dall’Unione Europea sta diventando sempre più difficile e costoso per le aziende, e non è quindi una sorpresa che un piccolo modello come la C1 sia arrivata alla fine del suo percorso.
Oggi la necessità, o forse si potrebbe dire l’imposizione del mercato, è quella di ridurre quanto più possibile le emissioni: è qui che entra in gioco la piccola Citroen Ami, quadriciclo leggero 100% elettrico che abbiamo avuto modo di testare qualche settimana fa. E’ un’arma di assoluto valore contro il traffico cittadino sempre più caotico e con un numero sempre minore di parcheggi a disposizione; in questo modo Citroen strizza l’occhio nei confronti di chi usa l’auto soltanto in città e quindi non necessita di grandi percorrenze, in quanto Citroen Ami non è certo una campionessa in fatto di autonomia – per contro però, si ricarica in appena 3 ore da una normale presa di corrente casalinga da 220V.
E chi invece usa l’auto anche fuori città? In quel caso, Citroen propone la C3, auto che è in grado di unire le caratteristiche di versatilità e comodità tipiche di auto più grandi, e la facilità di parcheggio che invece si vede più facilmente su una city car. Citroen C3 è dotata di radio digitale MP3 DAB, comandi al volante, altoparlanti Bluetooth, condizionatore automatico, retrovisori riscaldati e regolabili elettricamente e anche di sistemi di sicurezza entry level come l’avviso acustico quando si sta uscendo dalla propria corsia.
Il 2022 dice addio alla piccola Citroen C1 e si prepara ad accogliere tante nuove C3 e Ami, che pur essendo auto profondamente diverse tra loro potrebbero esercitare un certo appeal sullo stesso tipo di pubblico.