Grazie ad una nuovo accordo nato tra la Germania e l'Australia, è stato possibile firmare il cosiddetto “Germany Australia Hydrogen Accord” grazie al quale i due Paesi daranno vita ad una catena di approvvigionamento di idrogeno verde. Il nuovo accordo, tuttavia, è stato firmato a seguito di una partnership nata in precedenza che riguardava il settore energetico e che coinvolgeva, appunto, la Germania e l'Australia. Adesso, però, il nuovo accordo abbraccerà tre differenti iniziative ed interesserà, quindi, la generazione, lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno pulito.
Dunque, la prima mossa - che vedrà coinvolta in primis la Germania e il suo contributo di 50 milioni di euro - sarà quella di finanziare la ricerca che prevede una sorta di incubatore, denominato HyGate. L'intento principale è quello di sviluppare e migliorare tecnologie che interessano, appunto, il settore energetico. Altro importante investimento, coinvolgerà gli Hydrogen Hubs, grazie ai quali sarà possibile produrre idrogeno su scala industriale in Australia, ma utilizzando le tecnologie fornite dalla Germania. Il passo successivo andrà ad interessare, quindi, il commercio e l'importazione. Tale mossa necessita di un ulteriore finanziamento internazionale che prende il nome di H2-Global. Inutile sottolineare, quindi, che si tratta di un settore che suscita grande interesse nei confronti delle aziende tedesche, le quali sembrano pronte ed entusiaste di prender parte ai nuovi progetti.
Ovviamente, considerata l'importanza di questa nuova alleanza, non sono mancate le parole di Peter Altmaier, nonché ministro dell’Economia e dell'Energia tedesco. Egli, a riguardo, avrebbe affermato come “l’importazione di idrogeno prodotto in modo sostenibile in volumi rilevanti” sia “un fattore importante per raggiungere gli obiettivi climatici più importanti”. Inoltre, anche il primo ministro australiano, Scott Morrison, sembra aver dichiarato che la collaborazione tra la Germania e l'Australia darà vita “all’idrogeno pulito più economico al mondo, che trasformerà le industrie dei trasporti, delle miniere e delle materie prime in Australia e all’estero”.