Abarth, il noto marchio di auto sportive, ha annunciato che si concentrerà esclusivamente sulla produzione di veicoli elettrici, abbandonando definitivamente i motori a combustione. La decisione è stata comunicata dal responsabile europeo del brand, Gaetano Thorel, in un'intervista ad Autocar.
Questa svolta rappresenta un cambiamento significativo per Abarth, che ha costruito la sua reputazione sulle versioni ad alte prestazioni di modelli Fiat. La mossa è motivata dalle sempre più stringenti normative sulle emissioni e dai costi crescenti associati allo sviluppo di motori a combustione conformi.
Thorel ha spiegato le ragioni dietro questa decisione: "se produci una sportiva a combustione che emette 180g/km e sei in Italia, devi pagare tra €1000 e €2000 di tassa stradale ogni anno. È giusto quando posso offrire ai clienti una sportiva elettrica che si comporta allo stesso modo, ha lo stesso livello di divertimento e prestazioni equivalenti? Tutto allo stesso prezzo? Penso sia meglio offrire auto elettriche."
Il brand ha già introdotto due modelli elettrici: la 500e e la più recente 600e. Nel frattempo, i modelli a benzina 595 e 695 sono stati ritirati dal mercato ad agosto. Thorel ha escluso anche l'opzione di tecnologie ibride, affermando che i motori micro-ibridi previsti per la nuova Fiat 500 non consentirebbero di estrarre la potenza necessaria per creare una vera Abarth.
Nonostante il cambiamento radicale nella propulsione, Abarth intende rimanere fedele al suo DNA. Thorel ha sottolineato: "Carlo Abarth non ha mai realizzato un'auto da zero. Il DNA di Abarth è prendere un'auto convenzionale e spingerne le prestazioni attraverso motore, dinamica e suono, per renderla sportiva e accessibile."
Questa filosofia esclude, almeno per il momento, la possibilità di vedere modelli Abarth completamente indipendenti, come sta facendo Alpine con Renault. Tuttavia, Thorel ha lasciato aperta la porta a future interpretazioni Abarth di altri segmenti Fiat, inclusi potenziali SUV basati sul concept "giga-Panda" previsto per il 2027.
La decisione di Abarth riflette una tendenza più ampia nell'industria automobilistica, con molti marchi che stanno rapidamente virando verso l'elettrificazione per rispondere alle normative ambientali e alle mutevoli preferenze dei consumatori.