5 motivi per non comprare un’auto diesel

Le auto diesel hanno ancora un certo fascino ma ha ancora senso acquistare un'auto con questa motorizzazione nel 2024?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il mercato dell’auto è in continua evoluzione con tecnologie propulsive sempre più aggiornate e diversificate; esistono le tre tipologie “cardine” di soluzioni ibridate, le termiche, le bifuel e infine le elettriche. Insomma, la scelta è piuttosto ampia ma, nonostante questo aspetto, ci sono ancora tanti acquirenti che rimangono saldi sull’acquisto di un’auto diesel.  

Comprendiamo che ci possano essere una serie di necessità che spingano l’acquisto di un’auto di questo tipo (qui le 5 motivazioni più ovvie), ma ne vale davvero così la pena? Al fine di offrire una visione informata e completa ai nostri lettori, ecco 5 motivi che non dovrebbero spingervi ad acquistare un’auto diesel nel 2024.  

I limiti delle grandi città 

Molte città stanno implementando restrizioni sempre più severe sulle auto diesel per combattere l'inquinamento; in alcune zone, i veicoli diesel potrebbero essere soggetti a tasse più alte o addirittura essere banditi. Milano è l’esempio più calzante con i suoi limiti, presenti e futuri, per Area B e Area C

La giunta meneghina, infatti, bandisce già da tempo le auto diesel con classe inferiore a Euro 5, praticamente quelle nate tra il 2009 e il 2010. Gli Euro 6 diesel, invece, potranno circolare grazie ad una nuova delibera fino al 30 settembre 2028. Se pensate che 14 anni siano tanti, sappiate che l’età media di un’auto in Italia è di 12,5 anni. 

Deprezzamento del veicolo 

Le auto diesel tendono a deprezzarsi più velocemente rispetto ad altre per due semplici motivi: la continua evoluzione del settore e i limiti sopracitati delle grandi città. I costruttori, che commercializzano auto su una più ampia scala e non solo su quella italiana, continuano a proporre soluzioni sempre più aggiornate che deprezzano, inevitabilmente, i modelli in corso. Inoltre, come anticipato, le restrizioni legate alle emissioni nuocciono tendenzialmente al prezzo. 

Costo del carburante 

Il prezzo dei carburanti, benzina e diesel che sia, è in continua fluttuazione con cifre che si avvicinano fin troppo spesso alla fatidica soglia dei 2 euro al litro. Nessuna accisa è stata tolta dalle ultime promesse governative e, sebbene le auto diesel (se usate propriamente) abbiano in genere consumi consoni, è inevitabile che prima o poi si affronterà la spesa per fare il pieno del serbatoio.

Fino a qualche anno fa la situazione era drasticamente migliore, ora la situazione potrebbe non essere vantaggiosa per tutti, specie chi non fa tanta autostrada. 

Da non dimenticare anche il costo dell’AdBlue (se presente) che sì, è una spesa “una tantum”, ma comunque pesa sul portafoglio del possessore. 

Costi di manutenzione 

I motori diesel spesso richiedono manutenzioni più costose rispetto ai motori a benzina, in particolare per quanto riguarda il sistema di iniezione e i filtri antiparticolato. I costi di riparazione possono essere elevati se il motore diesel non viene utilizzato correttamente, come nei casi di guida prevalentemente cittadina che non permette al filtro antiparticolato di rigenerarsi correttamente. 

Impatto ambientale 

Se avete a cuore l’ambiente, siete più vicini alla sostenibilità e alla salute anche delle persone, dovreste sapere che le auto diesel sono tendenzialmente più inquinanti di altre versioni con differenti sistemi propulsivi, almeno nel brevissimo periodo. Le auto diesel emettono, ad esempio, una maggiore quantità di ossidi di azoto (NOx) rispetto ai veicoli a benzina, contribuendo all'inquinamento atmosferico e ai problemi di salute pubblica come asma e altre malattie respiratorie.  

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