5 motivi per non comprare Suzuki Ignis 2024

Suzuki Ignis è la proposta più compatta del marchio nipponico, una vera e propria city car in grado però di stupire per via delle sue qualità; ma quali sono gli aspetti che meno mi hanno convinto?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il settore delle city car è sempre meno affollato complice la cancellazione, da parte di numerosi brand, di vari modelli con l’intenzione di sostituirli con crossover compatti che poco hanno da condividere con le soluzioni di segmento A. Suzuki è uno dei pochi marchi che ancora propone modelli intelligenti per la città e Ignis ne è il chiaro esempio. 

In precedenza, abbiamo pubblicato la prova dedicata al modello 2024 in allestimento TOP con cambio automatico e, per aiutare ancor di più l’utente nella scelta, abbiamo deciso di elencare brevemente i cinque motivi che dovrebbero (o non dovrebbero) spingervi ad acquistare questo simpatico modello. 

Infotainment poco moderno 

Sebbene sia un elemento che non sorprende più di tanto, l’infotainment di Ignis è poco sviluppato e moderno. Non si tratta di un elemento chiave, soprattutto in questo segmento, ma se il vostro desiderio è quello di avere un sistema fresco, veloce e reattivo qui non lo troverete. Sicuramente fa quello per cui è stato progettato, ma non aspettatevi grandi qualità o funzioni. 

Comandi touch 

Prima o poi qualche ingegnere ci casca sempre, non importa il brand o il posizionamento del modello, ma i comandi touch compaiono (e scompaiono fortunatamente) con frequenza. Su Ignis sono fortunatamente limitati, tuttavia il volume utilizza questo sistema ben poco pratico e preciso. 

Serbatoio sotto la media 

Con le auto elettriche si cita spesso “l’ansia di ricarica” e qui, estremizzando un po’, si potrebbe dire che chi usa tanto Ignis potrebbe trovarsi spesso a far benzina. Al netto dei consumi sempre contenuti, il serbatoio è di poco inferiore alle sue competitor di segmento A e di conseguenza è facile recarsi spesso alla pompa. 

Un solo allestimento 

In questo articolo non ho intenzione di dilungarmi sulle dinamiche del mercato, di come sia “cresciuto” e di quanto i prezzi siano lontani a quelli di una volta; tuttavia, offrire un modello entry level con un solo allestimento e per altro di fascia alta diciamo che poco si sposa con le necessità degli acquirenti. Se ci fosse la possibilità di rinunciare a qualche accessorio magari non fondamentale, come i sedili riscaldati o i fari a LED, sicuramente i possibili acquirenti sarebbero più contenti di aver accesso ad allestimenti meno cari. 

Soglia di carico 

Se da un lato il baule è capiente e ben sfruttabile, dall’altro riconosco che la soglia di carico, il classico “scalino”, potrebbe non essere una gran comodità per chi utilizza il baule di frequente e non è particolarmente alto. Sollevare frequentemente buste della spesa potrebbe, sul lungo periodo, diventare anche faticoso. 

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