La saga di Assassin's Creed continua la sua inesorabile rinascita: dopo l'acclamato e riuscito Origins, Ubisoft ha rivelato, qualche settimana prima di E3 2018, Odyssey, nuovo capitolo del brand ambientato questa volta nell'Antica Grecia che, nonostante ricordi molto nell'aspetto l'avventura di Bayek, propone più di qualche novità.
Poco prima della chiusura definitiva delle porte della fiera losangelina, ci siamo recati negli uffici del publisher francese per mettere le mani su di una versione di prova utile a capire quali sono le migliorie proposte nella nuova epopea dedicata, come sempre, all'eterna lotta fra la confraternita degli Assassini e gli spietati Templari.
Meraviglie Greche
Se da una parte le similitudini con Origins sono abbastanza evidenti (il motore di gioco è lo stesso) andando a spulciare nel concept proposto dai ragazzi di Ubisoft emergono più di qualche piacevole aggiunta. Innanzittuto è bene cominciare da quelle più evidenti: in Odyssey sarà possibile, per la prima volta nella storia di AC, decidere il sesso del protagonista. Avremo quindi l'opportunità di decidere se giocare nei panni di Alexios o Kassandra: la decisione andrà a stabilire anche alcune delle dinamiche che muoveranno gli eventi della storia, anche se è lecito aspettarsi conseguenze non sostanziali, ma comunque interessanti. Parliamo per esempio del rapporto con i vari NPC, piuttosto che lo sviluppo di alcuni bivi narrativi che, a seconda dell'identità del protagonista, potrebbero avere lievi differenze. A proposito di decisioni, Odyssey proporrà anche un nuovissimo sistema di dialoghi a risposta multipla, dinamica tanto amata dagli appassionati di GDR e, viste le intenzioni più ruolistiche del nuovo corso di Assassin's Creed, possiamo dire con assoluta certezza che si tratta di una scelta ben congeniata.
In questo caso peraltro optare per una risposta piuttosto che un'altra modificherà davvero l'approccio al gioco; pensiamo per esempio all'opportunità di accettare o posticipare alcune quest, o ancora all'eventualità di uccidere o salvare un personaggio secondario. Il team di sviluppo ci ha assicurato che queste nuove features non saranno solo un contorno all'offerta ludica, bensì costituiranno parte centrale dell'esperienza complessiva. D'altronde il percorso iniziato con Origins, nonostante fosse pienamente azzeccato, necessitava comunque di ulteriori migliorie e aggiunte. Non sostanziali, sia chiaro, perché il concept generale si cuce perfettamente sulla pelle del brand, al contrario piccoli aggiustamenti che, con il passare degli anni e dei capitoli, possano in qualche modo definire un nuovo standard per Assassin's Creed.
Dopo una breve sequenza d'esplorazione, ci siamo resi conto che le similitudini con l'episodio egiziano sono molteplici, ma hanno la funzione di far sentire il giocatore subito a casa. Torna il cavallo, l'aquila per studiare il territorio, l'HUD è lo stesso di Origins e anche i menù interni non si discostano molto dal modello precedente. Eppure Odyssey ha il profumo di nuovo e una volta affrontati i primi combattimenti ci siamo resi conto del perché.
Tra le novità di spicco citiamo il rinnovato sistema di abilità, mediante il quale Kassandra o Alexios potranno effettuare dei colpi speciali in battaglia, aiutati della forza della lancia di Leonida, un oggetto appartenuto al popolo della Prima Civilizzazione. Acquisendo punti abilità potremmo sviluppare una sorta di skill tree che, semplicemente, ci farà sbloccare nuove mosse da assegnare poi a un tasto della croce direzionale. Ne potremo dunque utilizzare solo otto per volta, rispettivamente quattro per il corpo a corpo e quattro per gli attacchi a distanza. Tra le più interessanti citiamo quella dedicata al disarmo dell'avversario, o ancora una sorta di onda d'aria che stordisce e allontana i nemici nelle vicinanze. Non manca poi il classico "calcio da spartano" visto anche nel teaser di presentazione. Ovviamente nel corso dell'avventura il ventaglio d'opzioni si allargherà, e siamo molto curiosi di scoprire come sarà la gestione dell'arsenale e delle skill una volta raggiunto il livello massimo. Il combat system dunque si arricchisce di queste nuove opzioni e il suo legame con il passato più recente del brand non è mai opprimente. Il sistema di target con la pressione dello stick destro rimane immutato, e tutto si basa sulla tempestività di schivate e parate, unita alla maestria nell'utilizzare le abilità, davvero fondamentali per uscire vittoriosi dalla battaglia all'arma bianca.
Dopo aver terminato dunque una breve quest, passiamo direttamente ad un'altra grande novità di Odyssey: le battaglie campali. Qui lo scenario si allarga e ci vedrà impegnati in una vera e propria battaglia su larga scala, che potrebbe raggruppare fino a 300 soldati guidati dall'IA. Per vincere sarà necessario sconfiggere i nemici di alto grado, andando così ad azzerare una barra della vita che si trova in alto nella parte centrale dello schermo e che tiene conto delle perdite di entrambe le fazioni. Aiutare Sparta o Atene a prendere il controllo del territorio è un altro aspetto fondamentale, che avrà ripercussioni sull'universo di gioco. Il loot ricavato da queste attività sarà molto utile a progredire di livello e potenziando al contempo il proprio equipaggiamento.
A livello tecnico, Odyssey invece ha dimostrato di essere ancora imperfetto, ma visto lo stato dei lavori è piuttosto normale. Aspettiamoci comunque un colpo d'occhio e un livello di dettaglio praticamente uguale, se non migliore, a quello visto in Origins: uno dei fiori all'occhiello di una produzione che ricordiamo sempre con molto piacere.
Il primo contatto con il nuovo Assassin's Creed è stato dunque più che piacevole: dietro a un colpo d'occhio che può far pensare a un "more of the same", Odyssey nasconde invece una buonissima offerta in termini di migliorie e novità. Su tutte i dialoghi a scelta multiple, le abilità che cambiano l'approccio al combat system e le battaglie campali che, a quanto pare, avranno un ruolo molto importante nell'economia della produzione. L'atmosfera e il setting greco, inoltre, sono possibilmente più evocative di quelle egizie e non vediamo l'ora di comprendere come Ubisoft avrà mescolato l'immortale mitologia di AC all'incredibile epica greca. Anche in questo, i ragazzi del team di sviluppo ci hanno assicurato grandi cose: non vediamo l'ora di scoprirle.
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