Zuckerberg è tranquillo, le IA non ci uccideranno tutti (almeno non presto)

Secondo Zuckerberg nessuna azienda, compresa Meta, sta sviluppando un modello abbastanza sofisticato da sollevare preoccupazioni umane esistenziali.

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a cura di Giulia Serena

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Meta ha lanciato la più recente versione del suo chatbot basato sull'IA giovedì, chiamato Llama 3, e il CEO Mark Zuckerberg sostiene che sia davvero promettente. Il nuovo modello vanta prestazioni "all'avanguardia" su diversi benchmark standard del settore e offre un "ragionamento migliorato", come indicato in un post sul blog dell'azienda.

Meta ha annunciato che integrerà questo modello nel suo assistente basato sull'IA, Meta AI, rendendolo disponibile per l'uso su altri prodotti Meta, tra cui Instagram.

"Con questo nuovo modello, crediamo che Meta AI sia ora l'assistente IA più intelligente disponibile liberamente," ha dichiarato Zuckerberg in un post su Instagram giovedì.

Tuttavia, è il commento del CEO di Meta ad attirare l'attenzione: ci troviamo in un mondo in cui vi è molta incertezza riguardo al fatto che i bot possano portare via i nostri lavori o addirittura portare alla nostra estinzione. Zuckerberg ha chiarito, però, che nessuna azienda, compresa Meta, sta sviluppando un modello abbastanza sofisticato da sollevare preoccupazioni umane esistenziali nel prossimo futuro.

Questa è una delle ragioni per cui egli ritiene che Meta possa continuare a rendere Llama open-source o disponibile per il pubblico e i ricercatori interessati. Nonostante ciò, se il modello di Meta diventasse multimodale - in grado di fornire risultati in vari formati multimediali, come testo, immagini e video - l'azienda potrebbe decidere di non rendere tutti gli aspetti del suo modello open-source. 

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