Xgimi Aura 2, proiettore short throw | Test & Recensione
Xgimi Aura 2 è un proiettore a corto raggio con tante buone caratteristiche, ma anche con evidenti difetti, come l'assenza di Netflix.
Advertisement
a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
Non tutti coloro che desiderano un proiettore classico hanno una stanza adatta a montarlo, poiché serve, prima di tutto, lo spazio idoneo. La soluzione, in molti casi, è affidarsi a un modello Short-Throw, che grazie alla sua ottica estrema limita a pochi centimetri la distanza dalla superficie di proiezione per ottenere un’immagine proiettata molto grande. Se avete questo desiderio e volete capire quale proiettore fa al caso vostro, potete trovare tutte le informazioni in questo articolo: Come scegliere il proiettore: Short Throw vs. Long Throw.
Se invece sapete già di voler acquistare un proiettore Short Throw, allora l’Xgimi Aura 2 potrebbe essere la vostra scelta. Lo abbiamo provato per un paio di settimane, ecco i suoi punti di forza, assieme a qualche debolezza.
Come è fatto
Xgimi ha curato molto il design dell’Aura 2, non tanto per come è fatto, dato che non c’è molto da inventarsi per quanto riguarda la forma, ma per la copertura in tessuto (o materiale che lo replica), che lo rende un oggetto decisamente elegante. Il colore, una sorta di bianco sporco, è piacevole da vedere se avete un ambiente compatibile, come nel nostro caso. Qualcun altro avrebbe desiderato il classico colore scuro dell’elettronica.
Le dimensioni sono pari a 220 x 630 x 372 mm; la dimensione che più interessa, in questo caso, è probabilmente la larghezza (63 cm), che vi permetterà di capire se avrete abbastanza spazio sul mobile su cui vorrete appoggiarlo. Nella parte superiore è posizionata l’ottica, con alcuni sensori che permettono di regolare in automatico l’immagine, nonché di disattivare la fonte Laser se vi avvicinerete troppo (per proteggere i vostri occhi). Basterà connetterlo alla presa di corrente e cliccare sul pulsante di accensione, tutto il resto verrà gestito dal telecomando. Quest’ultimo è un modello semplificato, dopotutto dovrete interagire con Android TV, direttamente a bordo. Un difetto del telecomando è la totale mancanza di retroilluminazione, e in questo caso è un difetto di entità maggiore rispetto una TV, considerando che un proiettore ha bisogno di un ambiente scuro per apprezzare l’immagine.
Il sistema di proiezione è DLP, con illuminazione Laser, come già citato. La novità principale è quella che Xgimi chiama “Dual Light 2.0”, che tuttavia arriverà come aggiornamento software. Questo sistema dovrebbe assicurare colori e luminosità superiore, che faranno maggior giustizia ai formati Dobly Vision / IMAX.
Il rapporto di tiro della lente è di 0.177:1, questo significa che a circa 20 cm di distanza dalla superficie di proiezione è possibile ottenere un’immagine equivalente di circa 110”. Xgimi propone Aura 2 come un proiettore in grado di visualizzare, mantenendo una buona qualità, tra dimensioni da 90”a 150”. Ovviamente è un modello con risoluzione 4K, e per citare altri dati tecnici: 2300 ISO Lumen (approssimativamente 1800 ANSI Lumen) di luminosità di picco, supporto a DTS, Dolby Atmos, Dolby Digital, Dolby Digital+, Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.2.
Sul retro le connessioni includono: 2 HDMI (1 eARC), 3 USB, un connettore di rete RJ45, audio ottico e un connettore per cuffie da 3.5mm.
Installazione e prima accensione
L’installazione richiede unicamente di posizionare il proiettore vicino alla superficie di proiezione (che può anche essere un muro, il telo di proiezione non è incluso), collegare il cavo di alimentazione e accenderlo. La procedura di configurazione è la stessa di una TV con Android TV, con la differenza che in questo caso ci saranno anche i passaggi necessari per regolare le impostazioni dello schermo. In realtà è tutto automatizzato, in questa fase vi verrà richiesto unicamente di dare l’ok se l’impostazione automatica è corretta o, al massimo, di cambiare la dimensione dello schermo. Sia inteso, non potrete decidere se alzare o abbassare lo schermo proiettato, bensì potrete scegliere se rinunciare a una parte dell’immagine, rimpicciolendola, nel caso in cui l’area che vorrete proiettare sia più piccola di quella che il proiettore è in grado di gestire. Il consiglio è sempre quello di evitare di agire a livello software, bensì di posizionare il proiettore così da ottenere l’immagine finale (o quasi) senza le modifiche software, e usare quest’ultime per regolare i dettagli. In questo modo dovreste ottenere il massimo della qualità dell’immagine poiché l’ottica mostrerà tutto quello che sarà in grado di fare.
Considerate che più vi allontanate dalla superficie, più l’immagine mostrata sarà grande, ma maggiore sarà l’altezza a cui l’immagine sarà proiettata. Ad esempio, per ottenere un’immagine di 100”, il proiettore dovrà essere distante dal muro circa 18 cm, e la base inferiore dell’immagine inizierà da 36 cm più in alto rispetto alla base di appoggio. Se vorrete un’immagine da 150”, dovrete posizionare il proiettore a circa 40 cm dal muro, e l’immagine inizierà a 50 cm di altezza dalla base. Questo dato è importante perché il modello d’uso degli Short Throw è quello delle TV, cioè vengono appoggiati su un mobile; ma se lo schermo della TV parte a pochi cm dalla superficie del mobile, con un proiettore di questo tipo dovrete calcolare uno spazio superiore, e l’unico modo di “abbassare” l’immagine, è letteralmente abbassare il proiettore. È quindi d’obbligo avere un mobile abbastanza basso su cui appoggiarlo.
Dopo la procedura d’installazione potrete già iniziare a usarlo senza problemi, se vorrete modificare l’immagine potrete accedere alle impostazioni di Android che offrono vari sottomenù in cui cambiare la dimensione, regolare la forma, compensare l’angolo d’incidenza con il muro / schermo, e nel caso usiate il muro, c’è anche un’opzione che compensa il colore dello stesso. Questo non significa, ovviamente, che potrete proiettare l’immagine su un muro scuro o di qualche colore che non sia tendente al bianco, per motivi ovvi. Se avete un muro bianco o di qualche tonalità che tende al grigio, o al giallo, con un gradiente molto tenue, allora potrete ottenere ugualmente una bella immagine.
Esperienza d’uso
Ogni proiettore dovrebbe essere abbinato a uno schermo, non solo perché l’immagine risultante (colori e luminosità) saranno migliori, ma anche perché le imperfezioni del muro, ovviamente, si vedono. Nel mio caso l’ho usato proiettando l’immagine su un muro, anche perché Xgimi non mi ha inviato un telo, e non avevo a disposizione la sala cinema in cui solitamente effettuo le prove. Tuttavia sono certo che molte persone lo useranno proprio in questo modo, ecco quindi quello che potete aspettarvi.
La luminosità non è bassa, ma richiede ugualmente un ambiente abbastanza buio per essere usato come si deve. Usandolo di giorno mi sono sempre ritrovato ad abbassare le tapparelle ogni volta che guardavo un film o una serie TV, mentre se si consumano video con colori più accesi e chiari (ad esempio video YouTube, dove non si trovano così spesso scene scure, di notte, o comunque con colori poco accesi) allora è sufficiente chiudere una tenda.
I colori sono vivi, lo si nota soprattutto con quei filmati che mettono in risalto, ad esempio, i toni del verde. Guardando l’ultima puntata di The Grand Tour, le distese africane brillavano di un verde molto acceso. Viene da chiedersi se non sia troppo, ma come al solito entriamo nella discussione: è meglio la precisione cromatica che vuole la tecnica, o un’impostazione personale che possa suscitare emozioni? Per me la risposta è nel mezzo, bisogna partire da una buona tecnica e poi cucire l’immagine sulle proprie preferenze. In ogni caso le tonalità rimangono un po’ più accese del normale, non lo si nota solo nel verde, ma anche sul rosso e sul blu, con cieli un po’ troppo blu e tonalità della pelle un po’ più cariche. A conti fatti però il risultato è piacevole.
Un po’ peggiore la situazione quando si guardano contenuti scuri; la gamma fa perdere vari dettagli nelle zone più scure e i neri, ovviamente, sono meno neri del previsto. È qui che uno schermo può aiutare molto e rendere l’immagine migliore.
Buona la resa audio, grazie a quattro altoparlanti da 15 watt di Harman Kardon. Non possono sostituire un impianto audio separato, ma siamo su un altro pianeta rispetto a una TV, e per molti saranno sufficienti. Soprattutto la resa delle voci è buona, e non si ha mai la sensazione della fonte localizzata nella parte bassa dell’immagine, cioè dove è presente il proiettore.
La rumorosità è sempre limitata, praticamente non si sente, anche quando terrete il volume molto basso.
Un grave difetto è la mancanza di Netflix, a quanto pare l’Xgimi Aura 2 non è certificato e quindi Netflix non è presente. Considerando che oggi è tra le applicazioni di streaming più usate e che molti altri prodotti sono certificati, la mancanza è poco giustificabile.
Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo?
L’Xgimi Aura 2 costa 2899 euro. Probabilmente a questo prezzo è difficile consigliarlo. Il mercato di questi proiettore a ottica ultra corta non ha costi bassi, ma ci sono modelli come l’HiSense C1 che sono in grado di offrire risultati simili a quasi la metà del prezzo. Anche se l’immagine dell’Xgimi è un po’ migliore, la differenza di prezzo è abissale. Se Xgimi vuole essere competitiva deve tagliare il prezzo di almeno il 20%.
In ogni caso, se il prezzo non sarà un problema, l’unico vero difetto è la mancanza della certificazione Netflix. Per il resto la qualità dell’immagine è compatibile con il costo, per avere meglio, cioè neri più profondi e una gamma migliore, bisogna salire di prezzo, quantomeno nel mondo dei proiettori. In ogni caso, se avete lo spazio necessario, un proiettore classico è in grado di offrire prestazioni simili a un prezzo più basso.
Voto Recensione di Xgimi Aura 2
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Facilità d’installazione e regolazione immagine
-
Qualità e potenza audio
-
Estetica
Contro
-
Telecomando non retro-illuminato
-
Senza telo la resa è ridotta
-
Non c’è Netflix
Commento
Informazioni sul prodotto
Xgimi Aura 2