La procedura è rivolta quindi a tutti i clienti di rete fissa e convergenti che sono stati soggetti al maggior esborso nel periodo definito. "I clienti coinvolti possono effettuare la richiesta compilando i seguenti campi e verranno ricontattati al numero indicato", si legge sul sito ufficiale.
Nello specifico Vodafone richiede di inserire nome, cognome, il codice cliente reperibile in fattura, il numero di rete fissa, un numero di telefono per essere contattati e l'indirizzo mail. Dopodiché cliccando sul tasto "Invio" al fondo della pagina si autorizza Vodafone a effettuare una chiamata per definire gli altri dettagli.
La comunicazione non fa riferimento a scadenze temporali o altri dettagli, ma è probabile che sia previsto un accredito in fattura in più mensilità fino ad esaurimento. Da ricordare comunque che la cifra riconosciuta sarà la differenza tra quanto pagato con la fatturazione a 28 giorni e quando si sarebbe dovuto con quella mensile. Ai tempi dell'esplosione dello scandalo le associazioni dei consumatori e l'AGCOM stimarono che su 12 mesi di calcolo gli operatori, con questo escamotage, siano riusciti a incrementare la fatturazione mediamente dell'8,6%.
Da ricordare che Vodafone prevede anche una modalità di rimborso "alternativo" basato su sconti e bonus.