V- Baby Alert appare come un comune cuscino da posizionare sulla seduta del seggiolino. In verità integra un sensore che rileva la presenza di un bambino seduto e dialoga via Bluetooth con un accessorio (da lasciare in auto) dotato di ricevitore GPS, accelerometro e V-Sim (la Sim Vodafone per l'IoT).
"Nel caso in cui l’auto sia ferma da più di dieci minuti e il cuscino rilevi ancora la presenza di un bambino seduto sul seggiolino, il dispositivo connesso con V-Sim invia automaticamente una notifica al contatto principale", spiega Vodafone. "Se non si tratta di una situazione di rischio la persona contattata può interrompere l’allarme attraverso l’app, mentre nel caso in cui il contatto di riferimento non annulli l’emergenza, V-Baby Alert farà partire una chiamata". In caso di mancata risposta "il dispositivo contatterà fino a cinque contatti di emergenza configurati nell’app inviando loro la posizione dell’auto". Per ognuno il server effettua tre tentativi di contatto (due chiamate e un sms) in modo che qualcuno possa intervenire tempestivamente.
Da rilevare quindi che, rispetto agli altri prodotti disponibili sul mercato, per la notifica di emergenza non viene impiegato il Bluetooth – che ha un raggio d'azione limitato a una decina di metri – ma la rete mobile.
La procedura di installazione e attivazione del sistema è semplice: basta scaricare l'app V by Vodafone e seguire la procedura guidata, dopodiché verrà richiesto di scaricare l’app Tata da utilizzare quotidianamente per la gestione del dispositivo.
V-Baby Alert è acquistabile da oggi, online e negli store Vodafone da chiunque (non c'è bisogno di essere clienti Vodafone), al costo di 99 euro e con 6 mesi di servizio inclusi, a seguire 1 euro al mese con addebito su credito telefonico per i clienti Vodafone o su carte di credito per i clienti non-Vodafone. Inoltre, solo per i clienti Vodafone che volessero rateizzare il contributo iniziale è disponibile al costo mensile di 3,99 euro per 24 mesi, con dispositivo e servizi inclusi.
"V –Baby Alert è rivolto alle famiglie con bambini al di sotto dei 4 anni. È conforme alla normativa vigente ed è compatibile con tutti i seggiolini auto omologati", conclude l'operatore. Da ricordare che l'obbligo dell'impiego di questo dispositivo è entrato in vigore il 7 novembre 2019, ma eventuali sanzioni potranno essere comminate solo a partire da marzo 2020.