Spesso, durante le riunioni online, basta premere il pulsante del muto per evitare che i partecipanti parlino contemporaneamente. Ma cosa succederebbe se potessimo fare lo stesso in un caffè affollato o in una stanza piena di gente? Questo scenario, apparentemente tratto da un film di fantascienza, sta diventando realtà grazie ad alcuni ricercatori che stanno sviluppando delle soluzioni per "silenziare", delle aree specifiche, in ambienti affollati.
Un team di ricercatori dell'Università di Washington ha ideato uno "speaker a cambiamento di forma" intelligente per poter raggiungere questo obiettivo. Questo dispositivo sfrutta microfoni auto-deploying, per suddividere una stanza in zone di conversazione e monitorare la posizione degli oratori.
Il funzionamento di questa tecnologia è simile a quello delle cuffie con cancellazione del rumore: alcuni microfoni specifici, posizionati strategicamente vicino alle fonti di rumore, emettono onde sonore in controfase, note come "anti-rumore," per neutralizzare il suono indesiderato.
Questo sistema è ancora in fase embrionale, e sperimentale, e coinvolge un gruppo di robot che sfruttano diverse tecniche, tra cui la navigazione autonoma, l'analisi del suono e la differenziazione vocale. Gli algoritmi avanzati di deep learning consentono ai robot di individuare le zone con elevata intensità sonora e di distinguere le diverse fonti sonore.
Grazie a questa tecnologia, se si verifica una conversazione fastidiosa in una zona, il robot posizionato in quell'area, può ridurne il volume, consentendo alle altre conversazioni di proseguire indisturbate.
Questo sistema può essere utilizzato anche nelle sale conferenze, sostituendo il microfono centrale e offrendo un maggiore controllo sull'audio ambientale.
I robot monitorano costantemente il livello di rumore e si spostano autonomamente per garantire una riduzione efficace del rumore in spazi affollati come caffè e luoghi di lavoro.
Attualmente in fase di test in diversi ambienti interni, questo prototipo ha dimostrato la sua capacità di distinguere suoni anche quando le persone erano distanti solo 50 cm l'una dall'altra.
Il team sta anche esplorando la possibilità che gli altoparlanti possano emettere suoni che creino zone "mute", e attive, in tempo reale, consentendo a persone in diverse parti di una stanza di ascoltare distintamente diverse sorgenti audio. Questa invenzione, se si concretizzerà, offrirà un nuovo livello di controllo del rumore negli ambienti affollati, migliorando l'esperienza delle persone.