Il settore tecnologico sta vivendo una nuova normalità caratterizzata da un aumento dei licenziamenti. Questa tendenza è attribuita alla necessità di economizzare, spinta dall'inflazione e da una crescita delle assunzioni durante la pandemia.
Nonostante molte aziende abbiano accumulato un considerevole quantitativo di denaro, i posti di lavoro nell'IT non sono più considerati una garanzia di sicurezza come una volta.
Da inizio anno, 209 aziende tecnologiche hanno licenziato 50.312 dipendenti, secondo Layoffs.fyi. Nel corso dell'anno precedente, un totale di 1.191 aziende tecnologiche ha dato il benservito a 269.180 dipendenti.
Questi licenziamenti non coinvolgono solo le startup, ma anche grandi aziende come Alphabet, Amazon, Cisco, eBay, Meta, Microsoft, SAP e Unity Software. Un esempio tangibile è PayPal, che ha annunciato a gennaio l'intenzione di eliminare 2.500 posti di lavoro, pari al nove percento della sua forza lavoro.
Questa ondata di licenziamenti è tra le più gravi dopo il crollo delle dot-com nel 2001, secondo Challenger, Gray & Christmas. Anche se i tagli nel settore nei primi mesi del 2024 sono diminuiti rispetto all'anno precedente, la situazione rimane preoccupante per i lavoratori del settore, abituati a ricevere molte offerte di lavoro durante la ricerca di impiego.
Oggi, la ricerca di lavoro nel settore tecnologico è diventata estremamente competitiva. Molti lavoratori, inclusi gli ingegneri, sono costretti ad accettare ruoli con meno stabilità, condizioni di lavoro più difficili o stipendi e benefici inferiori.
Inoltre, gli aumenti salariali che un tempo erano comuni nel settore sembrano essere scomparsi, con i salari tecnologici stagnanti negli ultimi due anni.
Tuttavia, una volta ottenuto un lavoro, i salari nel settore tecnologico rimangono ancora alti. Ad esempio, un neolaureato nel campo dell'intelligenza artificiale potrebbe guadagnare tra $109.500 e $138.500 all'anno, mentre un direttore senior potrebbe percepire uno stipendio che varia tra $178.500 e $310.050 all'anno.
La motivazione dietro questi licenziamenti sembra essere legata ai prezzi delle azioni. I licenziamenti possono infatti aumentare il valore delle azioni, portando le aziende a continuare questa pratica.
Secondo Jeff Shulman, professore presso la Foster School of Business dell'Università di Washington, questa tendenza è diventata la nuova normalità nel settore tecnologico, con lavoratori e investitori azionari che la accettano come prassi comune.