La NASA potrebbe incassare una spinta finanziaria in più per assicurarsi il ritorno dell'uomo sulla Luna nel 2024. Il Presidente americano Donald Trump ha infatti proposto un emendamento che eroga all'Agenzia spaziale statunitense 1,6 miliardi di dollari aggiuntivi per l'anno fiscale 2020, oltre ai 21 miliardi di dollari già assegnati in precedenza.
"Sotto la mia amministrazione, stiamo facendo tornare la @NASA alla sua grandezza e stiamo tornando sulla Luna, poi su Marte. Sto aggiornando il mio budget per includere altri 1,6 miliardi di dollari in modo che possiamo tornare nello Spazio in un BIG WAY!" ha twittato ieri Trump. Da notare che per ora l'emendamento a cui si fa riferimento è una proposta, la NASA non otterrà i soldi fino a quando il Congresso non lo sottoscriverà.
I fondi aggiuntivi sono finalizzati alla realizzazione del progetto presentato a marzo dal vicepresidente Mike Pence, che prevede l'atterraggio degli astronauti vicino al polo sud lunare nel 2024. Una missione pioneristica che, nelle intenzioni della NASA, dovrebbe contribuire a stabilire una presenza umana sostenibile a lungo termine sul nostro satellite naturale. In quest'ottica i fondi aggiuntivi farebbero una grande differenza, anche se è da sottolineare che per una presenza continuativa dell'uomo sulla Luna saranno necessari ben altri soldi, come ha ricordato il capo dell'agenzia spaziale Jim Bridenstine: "voglio essere chiaro, questo investimento aggiuntivo è un acconto sugli sforzi compiuti dalla NASA per sbarcare sulla Luna entro il 2024. Nei prossimi anni avremo bisogno di fondi aggiuntivi". I futuri incrementi di liquidità dovranno essere superiori alla cifra che forse sarà approvata a questo giro.
L'ammontare che sarà necessario tuttavia non è noto: la NASA non ha ancora pubblicato una stima dei costi totali per finanziare lo sbarco sulla Luna, oggi identificato come progetto Artemis (nella mitologia greca Artemis è la sorella gemella di Apollo e dea della Luna). Circolano voci secondo le quali servirebbero 8 miliardi di dollari all'anno per i prossimi cinque anni, ma Bridenstine smentisce: "non è neanche lontanamente così".
Ricordiamo che il progetto della NASA prevede la costruzione di una piccola stazione spaziale orbitante attorno alla Luna chiamata Gateway, che fungerà da supporto per le missioni con equipaggio da e verso la superficie lunare. Alcuni di questi viaggi saranno realizzati da veicoli spaziali costruiti da aziende private, fra cui Blue Origin.
Se avete bisogno di una spinta ideologica per essere interessati dalla Luna consigliamo di vedere il toccante documentario The Last Man on the Moon.