Prova su strada
Il primo approccio con TomTom One è decisamente ottimale. Come anticipato, applicare il navigatore al parabrezza è un gioco da ragazzi. Una volta collegata l'alimentazione, tramite lo spinotto per accendisigari incluso, il TomTom si attiva e mostra l'interfaccia di navigazione. Il tempo di ricezione del segnale raramente è superiore al minuto. La ricezione è ottimale a meno che non si abbia un'auto con parabrezza schermato; in questo caso sarebbe meglio provare il prodotto prima di acquistarlo.
L'uso normale del TomTom One consiste nell'accenderlo, premere sullo schermo una volta e poi "cliccare" su Imposta destinazione. Il calcolo del percorso è molto rapido, mediamente un minuto per i tragitti di tutti i giorni. Il calcolo avviene solo ad acquisizione del segnale GPS; alternativamente si può selezionare l'opzione Pianificazione Anticipata" per elaborare subito il tragitto, fornendo però oltre alla destinazione un'indicazione sul punto di partenza. Di default TomTom One calcola il tragitto più veloce, che include anche le strade a pedaggio (autostrade). Dalle opzioni si può impostare il navigatore perché ci chieda, di volta in volta, se vogliamo il percorso più breve, più veloce, se vogliamo evitare le autostrade o se preferiamo un percorso pedonale. Una novità della versione 6 di Navigator è l'elaborazione del tragitto in base a un orario di arrivo preferito. Secondo la scelta dell'utente, TomTom deciderà quali strade garantiscono la minore percorrenza e allo stesso tempo la velocità necessaria per arrivare nel tempo richiesto.
Uno dei punti di forza di TomTom Navigator rimane la flessibilità durante la navigazione; il menù "Trova Alternativa" è molto ricco e completo e permette di trovare vie di fuga da blocchi, lavori in corso e code con una certa semplicità.