La luna di Saturno, Titano, non è una palla sfocata come l'abbiamo sempre vista. La sua densa atmosfera non agevola le fotografie, a meno che non si usi la luce infrarossa. È quello che hanno fatto, fra le altre cose, gli strumenti della sonda Cassini, regalandoci le immagini più dettagliate mai viste finora di Titano.
Per ottenere il risultato che vedete in questa pagina sono stati usati i dati raccolti per 13 anni da Cassini, con il risultato che sono ben visibili i mari di metano e le dune presenti su questa straordinaria luna. Un altro motivo per rimpiangere Cassini, che ha terminato la sua missione a settembre 2017 tuffandosi nell'atmosfera di Saturno. E un'altra dimostrazione del fatto che i dati raccolti in questa missione soddisferanno la nostra sete di conoscenza per molto tempo ancora.
L'interesse degli scienziati verso Titano è attivo da anni, perché si tratta di uno dei corpi celesti più affascinanti. Prima di tutto perché è l'unico mondo che conosciamo, oltre alla Terra, che molto probabilmente contiene un mare. Non solo: ha anche fiumi e persino la pioggia, quindi ha quello che noi chiamiamo un ciclo idrologico. Laghi, fiumi e mari tuttavia sono di idrocarburi.
Inoltre perché gli scienziati ritengono che le condizioni su Titano siano simili a quelle dei primi anni della Terra, con la differenza che, essendo più vicina al Sole, la Terra è più calda. Non mancano montagne e si reputa che Titano sia tettonicamente attivo.
Vivere lì non sarebbe molto confortevole, visto che fa freddo ovunque, bisognerebbe sempre indossare una maschera per l'ossigeno e, a causa della pressione, stando in piedi sulla superficie di Titano vi sentireste come se foste sdraiati sul fondo di una piscina qui sulla Terra.
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Se ci possa essere vita su Titano è una domanda che ancora non ha risposta, ma nel 2016 uno studio della Cornell Univiersity ha ipotizzato che le condizioni su Titano potrebbero essere adatte per l'evoluzione di forme di vita che non necessitano dell'acqua.
Grazie alle nuove immagini adesso abbiamo un'idea più precisa dell'aspetto esteriore di Titano, probabilmente i dati di Cassini sveleranno altri segreti, ma per avere delle certezze assolute dovremo attendere una missione esplorativa in loco. Non è certo che si farà, ma la NASA tempo fa ha finanziato un concept per un sottomarino che esplorerà i laghi di idrocarburi di Titano e ha allo studio la missione Dragonfly per trasportare su Titano dei mezzi robotici di esplorazione. Stando alle ultime informazioni potrebbe partire nel 2025 e arrivare su Titano nel 2030. Non resta che attendere.
Dato che la temperatura sulla superficie di Titano è di -179 gradi Celsius, se pensate di farci una gita consigliamo un giubbotto pesante.