L'AD di TIM Luigi Gubitosi ieri ha risposto alle preoccupazioni di Iliad con un apparente ramoscello d'ulivo. "L’architettura dell’accordo è aperta e ci farebbe piacere se altri operatori partecipassero", ha dichiarato riferendosi all'accordo con Vodafone sullo sviluppo congiunto della rete di quinta generazione. "Il 5G è stato costosissimo, è importante condividerlo e svilupparlo in fretta per avere ricavi. Noi e Vodafone ne abbiamo pagato la maggior parte. Se Iliad vorrà essere della partita con noi ci farà piacere".
Iliad, stando a più fonti stampa, ha recentemente segnalato all'AGCOM e l'AGCM il rischio di "distorsioni" di mercato dovuto al memorandun di intesa siglato da TIM e Vodafone. Hanno annunciato infatti la prossima condivisione della componente attiva della rete 5G, una valutazione sulla condivisone degli apparati attivi della rete 4G e l’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione passiva. Senza contare l’adeguamento delle rispettive reti di trasmissione in fibra per il backhauling mobile con tecnologie a più alta capacità.
Gubitosi però non vede il problema. "L’intesa potrà essere firmata entro la fine dell’estate. Il 1° agosto avremo il consiglio d’amministrazione. Il mio impegno con il consiglio è di portarlo entro quella data", ha esplicitato. Non solo. In ottica 5G i tempi sembrerebbero essere maturi per l'attivazione dei servizi. "Fra giugno e luglio lanceremo il 5G in Italia, e arriverà anche a Firenze", ha dichiarato nella conferenza stampa di ieri nel capoluogo toscano.
Il manager ne ha approfittato anche per confermare il clima positivo che si sta respirando sul fronte fibra. Il confronto con Open Fiber procede a vele spiegate e nei prossimi mesi il tema sarà affrontato in sede di Consiglio di Amministrazione. "Appena saremo pronti in Tim la parola passerà agli azionisti, e passeremo al successivo livello di interlocuzione", ha concluso. Alla domanda su un'eventuale integrazione di Open Fiber, Gubitosi ha detto che "sarebbe un’operazione positiva per entrambe le aziende".