Per Franco Bernabé, la rete italiana è "eccellente", e chi non è d'accordo se ne faccia una propria. Un colpo diretto agli altri operatori, che spesso hanno accusato Telecom di abusare della propria posizione, e di essere la principale (unica) responsabile dello stato degradato della rete.
Franco Bernabé
L'amministratore delegato di Telecom Italia lo ha dichiarato in una recente intervista, dove lascia capire anche che il problema dell'infrastruttura, in Italia, è secondario. I veri problemi sono l'ammodernamento della PA (ma fa i complimenti a Brunetta), e la diffusione di una cultura informatica.
O, con parole sue "In Italia non c'è carenza di offerta nel campo della banda larga. Casomai è la domanda che è in forte ritardo".
Colpevole, giustamente, anche chi costruisce fuori dai piani regolatori, perché Telecom può portarvi i cavi, ma "Ma nessuno può chiederci di costruire anche la centrale nelle vicinanze per rendere possibile l'accesso a internet". Un colpo indiretto a chi permette gli abusi, cioè alle istituzioni.
Lo scorporo della rete, poi, è da escludere: "la separazione non è stata fatta in nessun Paese del mondo. Vuol dire che è un'operazione insensata. Dirò di più: in nessun'altra parte del mondo gli ex monopolisti sono stati costretti ad aprirsi al mercato come in Italia."
A quanto pare, quindi, per l'AD di Telecom Italia non c'è nessun bisogno di spingere per la diffusione della banda larga, perché ci sono altre cose a cui pensare, prima. Siete d'accordo?