Da diverso tempo sul web si rincorrono le lamentele degli utenti dei Peer to Peer più famosi (eMule in testa), tediati da velocità di download molto ridotte. Secondo alcuni, diversi ISP (Internet Service Provider) starebbero applicando dei filtri in modo da selezionare il tipo di traffico a cui destinare la banda, frenando i programmi di condivisione a favore del VoIP e della navigazione web tradizionale.
I colleghi di Punto Informatico stanno contattando i principali operatori del settore per raccogliere le loro risposte in merito. Fastweb e Telecom Italia hanno affermato di non aver applicato nessun filtro mentre Tele 2, per bocca del business manager voce e ADSL Filippo Galbiati, ha dichiarato che l'azienda sta sfruttando il Service Control Engine di Cisco per controllare e filtrare il traffico proveniente dai peer to peer.
L'azienda specifica che il traffico viene filtratonelle ore di punta, ovvero quelle serali e pre-serali in cui sono inmolti a collegarsi per navigare dopo una giornata di lavoro lontano dacasa.
La pratica di Tele2 farà storcere la bocca ai più, da parte nostra apprezziamo la franchezza dell'azienda, sebbene sarebbe stato meglio informare gli utenti con preavviso e non dopo un'indagine giornalistica.