Tapo RV20 Max Plus, per i piccoli appartamenti o secondi piani | Test & Recensione
Un robot aspirapolvere con tecnologie di qualche anno fa, ma con tante frecce al proprio arco per soddisfare le esigenze di una certa nicchia di utenti.
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a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
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Pro
- Prezzo
- Dimensioni ridotte
- Spessore ridotto
- Adatto a piccoli appartamenti o in aggiunta a un altro robot
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Contro
- Non è dotato di tutte le tecnologie moderne ormai standard su modelli più costosi
- Lavaggio del pavimento non all’altezza
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto
Tapo RV20 Max Plus
Nell’attuale panorama dei robot aspirapolvere, un prodotto come il Tapo RV20 Max Plus sembra un po’ un’anomalia. Grandi basi di lavaggio e pulizia, auto riempimento dell’acqua, spazzole e mop estensibili, ormai tutte queste cose sono la normalità. Il Tapo RV20 Max Plus non ha nulla di tutto questo: la base è minuscola, non ha i mop rotanti, addirittura lo spazzolino laterale è avvitato e già installato nel robot. La spazzola è un modello classico e non ha nessun sistema moderno per evitare che i capelli si attorciglino ai vari elementi. Ma nonostante ciò, questo robot aspirapolvere ha i suoi motivi di esistere e ora vedremo quali sono.
Come è fatto
La base come detto è minuscola, è praticamente un piccolo cestello in cui è presente un sacchetto per lo svuotamento automatico della sporcizia solida. Non ha una base in cui il robot può salire e ritirarsi, ma solo una bocchetta con guarnizione a cui il robot si accosterà per svuotare il serbatoio interno e per ricaricare la batteria. Dietro c’è unicamente il connettore del cavo di alimentazione, e nemmeno molto spazio per sistemare il cavo in eccesso. Il sacchetto s’inserisce dall’alto e l’unico accessorio è un piccolo spazzolino per pulire il robot e districare i grovigli di capelli.
Il robot ha la classica forma tonda, e nonostante non ci sia la tipica torretta in cui è inserito il Lidar, utilizza ugualmente questo sensore che è presente nella parte frontale del robot. Questa soluzione non può essere efficiente come i design più classici e impiegherà più tempo per la mappatura, ma a conti fatti riuscirà ugualmente a creare una mappa fedele della casa.
Il serbatoio della sporcizia e dell’acqua è inserito dietro, non dovrete aprire uno sportello superiore ma afferrare una maniglia che sblocca il meccanismo di ancoraggio e permette di estrarre il modulo. Da un foro, sulla sinistra, si può caricare l’acqua, mentre afferrando il coperchio e facendo un po’ di forza è possibile accedere al vano della polvere, da pulire ogni tanto.
Il sistema di lavaggio del pavimento è “vecchio stile”, quindi potrete collegare un mop che verrà inumidito e trascinato sul pavimento.
Esperienza di pulizia
L’esperienza di pulizia offerta dal Tapo RV20 Max Plus è lontana da quella che può assicurare un robot dotato delle ultime tecnologie, che è comunque molto più costoso. La capacità di movimento all’interno della casa è buona, anche se ricorrerà spesso all’uso del bumper anteriore. L’autonomia non è un problema, dopo una pulizia completa dell’intero appartamento da 120 metri quadri il robot è tornato alla base con la batteria a metà carica.
La qualità di aspirazione è buona sulle superfici dure ed è solo discreta sui tappeti. Il lavaggio dei pavimenti non è invece tra le qualità dell’RV20 Max Plus, dopotutto usa una tecnologia che non può essere confrontata con dei mop rotanti che spingono con forza contro il pavimento.
Non essendo dotato di alcun tipo di sistema anti groviglio, dovrete considerare di dedicargli una mezz’oretta alla settimana, per pulire la base del robot e togliere i capelli o i peli dalle ruote e dalla spazzola, altrimenti arriverà in fretta al punto in cui dovrete dedicare ben più di mezz’ora per rimetterlo in sesto.
Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo?
Tapo RV20 Max Plus è un robot che non può essere confrontato con gli attuali top di gamma, ma in generale adotta tecnologie più classiche che erano uno standard alcuni anni fa, ma che oggi sono state soppiantate. Per quale motivo ha quindi senso di esistere questo robot? Prima di tutto perché il suo ingombro è ridotto al minimo, non tanto per le dimensioni del robot che è solo più piccolo rispetto allo standard, ma per la base che è invece minuscola se confrontata a tante altre.
Inoltre, non usando una torretta Lidar, lo spessore del robot è ridotto a poco più di 8 cm, e ciò gli potrebbe permettere di infilarsi più agilmente sotto qualche mobile o letto.
Difficilmente vedremmo questo robot come una scelta principale per un appartamento moderno, soprattutto perché il sistema di lavaggio del pavimento è ben sotto al desiderato attuale. Tuttavia, ci sono molte situazioni dove il Tapo RV20 Max Plus potrebbe essere più che sufficiente. Pensiamo a un piccolo appartamento di città, dove fisicamente non c’è spazio per un robot classico dalla base enorme, o dove addirittura non c’è esigenza di un robot di quel genere. O chi vive in case su più piani, dove magari al piano superiore ha solo le camere da letto, stanze dove è forse più importante aspirare anziché lavare i pavimenti, semplicemente perché si sporcano meno. E ovviamente c’è il prezzo, perché a fronte di caratteristiche inferiori rispetto a molti concorrenti odierni, ovviamente il Tapo RV20 Max Plus costa decisamente meno.
Insomma, se vi trovate in alcune di queste situazioni, in cui non avete mai pensato di acquistare un robot proprio perché la spesa non sarebbe stata giustificata, probabilmente con il Tapo RV20 Max Plus potrete ugualmente soddisfare una necessità senza spendere troppo.
Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.