Il primo vero visore di realtà virtuale è stato inventato da Ivan Sutherland tra il 1965 e il 1968 presso l'Università dello Utah. Il ricercatore descrisse i concetti di base nel 1965 e nel 1968 completò il dispositivo.
L'unità usava due tubi a raggi catodici - uno per occhio - ed elementi ottici per proiettare le immagini generate dal computer negli occhi dell'operatore. Gli elementi ottici permettevano agli utenti di vedere immagini 3D sovrapposte a oggetti reali, rendendolo in verità un visore di realtà aumentata.
Il primo prototipo era così grosso e pesante che per usarlo i ricercatori dovevano montarlo su un braccio collegato al soffitto. Questa versione venne chiamata "The Sword Of Damocles", la spada di Damocle. Il secondo modello era considerevolmente più leggero e portatile, e usava trasmettitori ultrasonici per tracciare il movimento.