Tutti i dati raccolti dall'orbiter e dal lander dove e come vengono elaborati? Perché ovviamente né l'uno né l'altro torneranno mai sulla Terra per ovvi motivi.
"I dati vengono mandati giù in tempo quasi reale, velocità della luce sulla distanza, quindi se siamo a tre unità astronomiche ci metteranno 20-30 minuti ad arrivare a Terra. I dati arrivano da Rosetta attraverso le antenne di terra della Deep Space network dell'ESA, ovvero l'antenna di Canberra in Australia, quella in Spagna vicino a Madrid e un'altra in Argentina e vengono convogliati allo European Space Operations Centre (ESOC) dell'ESA a Darmstadt in Germania, dove vengono rimossi tutti i dati di housekeeping e il resto, non analizzato, viene inviato a ognuno dei science team che ha realizzato i PI, quindi le informazioni riguardanti i PI italiani arriveranno in Italia. I team ovviamente hanno già realizzato da anni i sistemi di analisi dati adeguati.
L'antenna della stazione Deep Space Antenna 3
Le informazioni vengono così analizzate e i dati scientifici restano di proprietà del team per sei mesi, tempo utile per le pubblicazioni, al termine di questo periodo devono essere messi obbligatoriamente in un database internazionale che si chiama Planetary Space Archive (PSA), un archivio in cui confluiscono tutti i dati delle missioni a disposizione di qualsiasi ente di ricerca o ricercatore.
Mi aspetto che mentre per le immagini la disponibilità sarà immediata a beneficio dei media, gli altri dati tipo quelli dello spettrometro, che richiedono un'analisi scientifica più approfondita, o i dati relativi alla composizione interna della cometa, che richiedono elaborazioni più lunghe, arriveranno un po' dopo. Siamo nell'ordine della settimana o due per la prima release. Ovviamente se ci saranno dei risultati particolarmente eclatanti che verranno pubblicati su riviste come Science o Nature, finché la rivista non anrà accettato l'articolo i dati saranno sotto embargo (NDA, Non Disclosure Agreement)".