Sony, da giugno un progetto di smart city nel comune di Roma

Sony ha annunciato di aver avviato un progetto di sperimentazione nel comune di Roma per promuovere un modello di Smart City.

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a cura di Gianmarco Barone

Sony Europe ha annunciato di aver avviato un progetto di sperimentazione in collaborazione con Citelum e Envision nel comune di Roma per promuovere un modello di Smart City che mira a ridurre il traffico (e quindi l'inquinamento), ottimizzare la rete di trasporto pubblica e migliorare notevolmente la sicurezza dei pedoni attraverso l'utilizzo di nuovi sensori d'immagine che integrano un'intelligenza artificiale.

Nello specifico, è stato annunciato l'inizio di tre sperimentazioni per il prossimo mese di Giugno e, contestualmente, è stato presentato al pubblico un nuovo sensore d'immagine.

Tutto il progetto ruota proprio attorno al nuovo sensore d'immagine, denominato IMX500, che per la prima volta include già al suo interno le funzionalità basate sull'Intelligenza Artificiale e che ha una grandezza pari a 1/2.3” e una risoluzione di 12.3 megapixel. A coadiuvare il lavoro del sensore ci saranno i puntali smart Genius, che sono stati installati su alcuni semafori del centro di Roma. Nella fase preliminare, si è provveduto ad addestrare una rete neurale all’identificazione dei parcheggi liberi, del numero di passeggeri in attesa alle fermate e in salita/discesa dai mezzi e dei pedoni in prossimità degli attraversamenti. Ogni puntale smart Genius è costituito da due sensori rivolti verso le strade circostanti e verso i posti di parcheggio.

Il primo obiettivo dichiarato è quello di ridurre l'inquinamento attraverso un sistema di parcheggi smart; quando il sistema rileva un posto libero, invia una notifica agli automobilisti che cercano parcheggio per evitare che girino a vuoto congestionando il traffico e consumando inutilmente carburante. Il funzionamento è molto semplice: i dati sulla esatta posizione dei posti di parcheggio liberi vengono trasmessi in tempo reale attraverso il puntale smart. Gli stessi vengono poi elaborati immediatamente dal sensore all’interno del puntale, utilizzando le reti neurali, e successivamente inviati alla piattaforma software, disponibile in cloud, dell’azienda partner della sperimentazione (Envision). Le coordinate del parcheggio disponibile vengono poi indicate in tempo reale su una mappa visualizzata sul display del dispositivo mobile usato dall’automobilista che potrà dirigersi verso la zona segnalata. Il tutto funzionerà, per l'appunto, tramite un'app per dispositivi mobili.

Il secondo obiettivo dichiarato è l'ottimizzazione della rete di trasporto pubblica. In questo caso, i dati elaborati dal sensore all’interno del puntale attraverso le reti neurali e relativi al numero delle persone in attesa alla fermata e che salgono e scendono dall’autobus, vengono inviati a una piattaforma software di Envision, che li aggrega e li rende fruibili per gli addetti alla gestione della rete di trasporto pubblico, così da consentire di ottimizzare la pianificazione e la programmazione dei trasporti. In base a una cifra di merito calcolata come parametro di “affollamento”, il sistema può segnalare il raggiungimento della capienza massima di un autobus per evitare sovraffollamenti, gestire al meglio la rete dei trasporti e migliorare l’esperienza di viaggio dei cittadini.

Infine, ma non per importanza, c'è l'obiettivo dichiarato riguardante la sicurezza dei pedoni: il sistema rileverà la loro presenza misurandola e confrontandola in diversi punti della città mentre il sistema di reti neurali che rileverà i pedoni sulle strisce pedonali invierà un segnale luminoso agli automobilisti.

In merito alla privacy, Sony assicura la massima tutela dei cittadini: le immagini, infatti, non vengono salvate né trasmesse dal sensore. In più, grazie a questo sistema, verranno assorbiti meno dati e quindi verrà ridotta la larghezza di banda necessaria per elaborarli. Verranno così abbattuti così i costi energetici e di comunicazione.

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