Sony A7R V, come l’IA rivoluziona la messa a fuoco | Anteprima

Sony svela una nuova Alpha 7 appartenente alla famiglia di prodotti "R", dedicata quindi a coloro che cercano un elevato dettaglio.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A distanza di tre anni dalla commercializzazione dell’ultima ammiraglia dedicata agli scatti ad alta risoluzione, la Sony Alpha A7R IV, il marchio svela una nuova soluzione ancora più funzionale e innovativa.
 

Il mercato delle mirrorless come sappiamo è in continua crescita con risultati davvero da record, sia per il settore, sia per Sony stessa; come forse saprete infatti, il marchio nipponico, è stato pioniere introducendo anno su anno modelli sempre più ricchi, raffinati e diversificati. Nonostante la crisi dei semiconduttori, Sony è riuscita a introdurre modelli costantemente colmando quindi le elevatissime esigenze del proprio ampio pubblico.  

Il nuovo modello, identificato con il nome di A7R V (ILCE-7RM5), giunge sul mercato con una ricca serie di nuove funzioni, una tra tutte l’introduzione dell’intelligenza artificiale. Come è facile intuire l’IA, soprattutto nell’ambito fotografico, rappresenta un vero e proprio “game changer” consentendo il raggiungimento di vette inimmaginabili fino ad ora.  

A7R IV e A7R V: cosa cambia  

Quasi ormai come da tradizione Sony, anche con questa nuova versione il corpo macchina in lega di magnesio guadagna qualche centimetro per fare spazio, però, ad un’elettronica sopraffina, un display più articolato e un sistema di dissipazione migliore e più complicato da mettere in crisi. A7R V integra ora il sensore di immagine Bionz XR (anziché Bionz X) che prevede 61 Mp e un sistema di stabilizzazione capace di garantire fino a 8 stop (un risultato davvero degno di nota). Il nuovo IBIS consente pertanto di evitare, in alcune occasioni, l’utilizzo degli ingombranti gimbal presenti sul mercato e offrire al contempo un girato nitido e privo di imperfezioni. 

Messa a fuoco 

Migliora ulteriormente il sistema di messa a fuoco con un’area ancora più estesa (693 punti anziché 567) sia in Fullframe sia in APS-C, con quest’ultimo che comprende quasi una sezione bordo-bordo. In questo contesto fa il debutto l’IA, l’intelligenza artificiale, che riesce a superare le difficoltà che si potevano riscontrare, in alcune situazioni anche limite, con il precedente modello. Grazie al sistema di “riconoscimento”, l’avanzato processore integrato a bordo di A7R V riesce a rilevare mediamente il deep learning alcuni aspetti fisici chiave e identificare il soggetto anche se parzialmente coperto. 

Il fuoco è ora costante anche mantenendo l’inquadratura di 3/4 o con viso non totalmente visibile, come nel caso della nostra prova sul campo, ideata da Sony, che ha previsto l’esibizione di due atleti di scherma. Nonostante la presenza della maschera, A7R V è riuscita a mantenere il fuoco fisso e agganciare il soggetto in ogni situazione. L’IA, per ottenere questo risultato, analizza 18 punti: naso, occhi, orecchie, collo, spalle, gomiti, polsi, fianchi, ginocchia e caviglie.  

Evolve anche il sistema di messa a fuoco dedicata agli animali, prima dedicata solo all’occhio del soggetto e ora disponibile e funzionale anche per l’intero corpo. Oltre al sistema di rilevamento, migliorano anche i potenziali soggetti che la macchina è in grado di riconoscere e agganciare; mentre sul precedente modello la scelta era “limitata” tra umano e animale, ora la selezione può contare anche sugli insetti, aerei e auto/treni. Purtroppo non siamo riusciti a testare la nuova A7R V in questo contesto, ma l’idea che possa agganciare un’auto in corsa e mantenere costante il focus ci rende molto curiosi considerati i numerosi campi di applicazione. 

Formati video 

Su A7R V, Sony introduce anche alcune funzionalità ereditate direttamente dall’ammiraglia Alpha 1, come ad esempio la possibilità di registrare in 8K (24p) a 10 bit. Una strategia che non stupisce, considerata la continua e quasi naturale evoluzione del mercato della fotografia che ha portato alcuni professionisti a specializzarsi in altri settori, come quello video. Mentre A7R IV permette solamente riprese in 4K30p, A7R V alza ulteriormente l’asticella raggiungendo 4K60p e 8K30p (fino a 30minuti) con profilo colore S-Log3, già presente sul precedente modello, e S-Cinetone.  

Display e viewfinder 

Come anticipato in apertura, la nuova regina da 61 Mp introduce un display articolato estremamente flessibile che va così a eliminare, per sempre, il Tallone d’Achille per eccellenza della gamma Alpha (sebbene Sony abbia costantemente lavorato per renderlo più efficace nel corso degli anni). Ora il piccolo schermo, oltre a ruotare, può essere inclinato permettendo un angolo di visuale senza limiti. Migliora anche l’EVF, che passa da 5.76 milioni di punti a 9.44 milioni di punti, sempre in risoluzione Quad-XGA (2048x1526 pixel) fino a 120 fps.  

Archiviazione e buffer 

Gli amanti delle memorie CF potranno festeggiare: Sony ha integrato anche questo slot sul nuovo corpo macchina, che ora prevede piena compatibilità con CFe-A e UHS di seconda generazione. Formati che, in abbinamento al nuovo processore, permettono di salvare in fuoco continuo (10 fps) fino a 184 RAW + JPG. A questo proposito, Sony mette a disposizione anche la possibilità di variare la compressione dei formati RAW (L/M/S), funzione in precedente relegata esclusivamente al JPG. 

Si tratta di una opzione davvero importante, soprattutto per chi si trova a scattare numerose raffiche in RAW ma preferisce occupare uno spazio ridotto senza tuttavia scendere a compromessi di rilievo.  

Intelligenza artificiale 

Come accennato nel paragrafo dedicato alla messa a fuoco, Sony su A7R V integra l’intelligenza artificiale avvalendosi anche del deep learning per offrire un risultato ancora più spettacolare. Naturalmente l’utilizzo dell’IA non è limitato a solo quel contesto, il produttore infatti l’ha resa disponibile su ulteriori funzioni come il Pixel Shifting e il bilanciamento automatico del bianco. Scattare in condizioni particolari, come uno scenario innevato, non regalerà più immagini tendenti al blu (o ad altri colori predominanti) ma scene perfettamente esposte.  

Connettività 

Quasi seguendo quelle che sono le novità tecnologiche, anche sul fronte della connettività Sony migliora ulteriormente. Mentre A7R IV prevede la presenza di HDMI Type-D e USB 3.1 Gen1, la nuova mirrorless di alta gamma integra ora una porta USB 3.1 Gen2 (10 Gbps) e HDMI Type-A.  

Prezzo 

La qualità si paga, lo sappiamo. Sony A7R V arriverà sul mercato a partire da metà novembre ad un prezzo di circa 4.500 euro. Un incremento di prezzo di circa il 10% rispetto al precedente modello, a fronte però della presenza di una serie di caratteristiche davvero degne di nota che potrebbero cambiare non solo il modo di scattare ma anche i risultati ottenibili. Nel corso dei prossimi mesi sicuramente avremo a disposizione il corpo macchina per una prova più estesa e, solo in quel contesto, riusciremo ad esprimere i nostri pensieri “più profondi” su questo modello.  

L’idea iniziale che ci siam fatti, in questo primissimo contatto in anteprima, è che Sony sia riuscita ancora una volta a svelare un prodotto estremamente innovativo con funzionalità quasi mai viste prima d’ora.  

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