Sonos Era 300, prova del nuovo altoparlante per l’audio 3D | Test & Recensione

Sonos ha presentato due nuovi altoparlanti alla sua linea prodotti, il modello Era 100 ed Era 300

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Sonos aggiunge due nuovi altoparlanti alla sua linea prodotti, il modello Era 100 ed Era 300. Abbiamo utilizzato Era 300 nelle ultime settimane per capire meglio dove potesse collocarsi nel mercato e per che tipo di utente fosse più indicato, ed è quello che vi diremo in questa nostra prova.

Prima di continuare dedichiamo qualche parola a Era 100, il più piccolo, una versione migliorata di Sonos One. Poco più grande di Sonos One, è stato completamente rivisto nella parte tecnica, è dotato di due tweeter laterali, abbinati a un midwoofer. Pensato per chi è alla ricerca di un piccolo altoparlante con cui sonorizzare un ambiente, o anche per essere abbinato a una soundbar per realizzare due canali fisici posteriori. Costa 279 euro.

Come è fatto Sonos Era 300

È più facile da comprendere dando un’occhiata alle fotografie presenti in questa pagina, considerando la forma particolare dell’altoparlante, realizzata per ospitare i vari woofer e tweeter di cui è composto.

Due woofer laterali abbinati a due tweeter, un woofer centrale, un design a guida d’onda, tweeter superiore a tromba, Era 300 è un altoparlante altamente personalizzato che ha poco a che vedere con i design classici. Sonos ha posizionato più driver in tutte le direzioni con lo scopo di poter inviare il suono e farlo rimbalzare all’interno dell’ambiente per poter riprodurre un suono tridimensionale.

Nella parte posteriore troviamo il cavo di alimentazione, che si aggancia proprio al centro, una scelta dettata dalla volontà di una maggior flessibilità d’installazione. Potrete appoggiarlo a una superficie, situazione dove un cavo nella parte bassa sarebbe stato migliore, ma è anche possibile posizionarlo su un piedistallo o tramite supporti a muro, o addirittura attaccati al soffitto nel caso in cui l’ambiente lo necessiti. Insomma, posizionare il cavo al centro non pregiudica nessun tipo d’installazione.

Sempre dietro troviamo l’interruttore per disabilitare i microfoni e per l’attivazione bluetooth. La presenza del microfono abilita Alexa, l’assistente vocale Amazon, che funziona perfettamente come quello di qualsiasi altoparlante Amazon Echo. Infatti si collega al sistema di casa tramite l’applicazione Alexa, dopo aver scaricato la Skill dallo store. Nella nostra esperienza, avendolo posizionato da parte al televisore, abbiamo rilevato qualche attivazione involontaria di Alexa, senza che venisse pronunciata la parola di attivazione. Non sono mai andati a buon fine dei comandi, ma ci è accaduto più volte durante la prova, mentre gli altri Echo sparsi per la stanza non si sono attivati, quindi crediamo sia un punto su cui Sonos potrebbe fare di controlli per migliorare il software.

Nella parte superiore, vicino al bordo, sono allineati i comandi di controllo della riproduzione, volume e attivazione vocale. Sono a sfioramento e funzionano molto bene, soprattutto il controllo del volume, grazie a un piccolo canale ricavato nella superficie che guida il dito. Non dovrete picchiettare la superficie, ma fare scorrere il dito, molto comodo.

Come si installa e configura

Era 300 s’installa e configura come qualsiasi altro altoparlante Sonos. Dovrete semplicemente collegarlo alla presa di corrente e poi avviare l’App di Sonos, disponibile per iPhone e Android. Scegliendo l’opzione per aggiungere un nuovo altoparlante, verrà emesso un suono che permetterà l’abbinamento automatico e il collegamento dell’altoparlante a Internet tramite connessioni Wi-Fi. È importante specificare che non dispone di connessione Etnernet cablata.

Una volta collegato, potrete ottimizzare la resa acustica tramite un sistema integrato o tramite TruePlay, disponibile sia per iOS che Android. Il sistema di ottimizzazione acustica automatico sfrutta i microfoni interni per regolare le impostazioni di riproduzione audio, mentre TruePlay fa affidamento anche sullo smartphone. In entrambi i casi la procedura è veloce e alla portata di tutti.

Pensato per il suono spaziale

Era 300 è pensato per lo Spatial Audio, quindi la riproduzione di audio ATMOS, le cui tracce musicali sono in aumento e disponibili tramite varie piattaforme, ma non tutte. Il posizionamento degli altoparlanti in più direzioni serve proprio per utilizzare l’ambiente e far “rimbalzare” il suono sulle superficie, così da ricreare una bolla sonora tridimensionale. Tuttavia ciò non significa che dovrete acquistare Era 300 solo se avete questa necessità, anche perché è un mercato ancora acerbo di contenuti, ma soprattutto perché la resa dipende molto dall’ambiente.

Così come per l’audio ATMOS di film e serie TV, ricreato con la virtualizzazione del suono come può accadere con una SoundBar ATMOS, anche per la musica l’ambiente circostante gioca un ruolo fondamentale. Solitamente quando assistiamo a installazioni ATMOS virtualizzate ci ritroviamo in un ambiente simmetrico e privo di suppellettili inutili, soprattutto privo di oggetti grandi che possano creare ampie superfici riflettenti. Tuttavia le nostre case, difficilmente, assomigliano a questi ambienti. A meno che non abbiate progettato il vostro salotto per essere un ambiente “amichevole” per la riproduzione audio, o avete dedicato una stanza per l’ascolto musicale, vi ritroverete con ambienti dalla forme più disparate, e il posizionamento di TV e altoparlanti, probabilmente, non è al centro della stanza. E poi, ancora, potreste avere un soffitto in legno. Tutte queste caratteristiche rendono la vita molto dura a oggetti come l’Era 300, e la loro volontà di poter sonorizzare in maniera corretta l’ambiente. È un limite della tecnologia stessa, e anche gli algoritmi più efficaci, e gli altoparlanti migliori, possono trovarsi in difficoltà.

Specificato ciò, abbiamo provato Era 300 in più situazioni. All’interno di una sala simmetrica e all’interno di un salotto normale, che nel nostro caso è un ambiente ostico per tutti i sistemi che usano la psicoacustica per farci credere che un suono derivi da un determinato punto nell’ambiente. Nell’ambiente ottimale, dopo aver avviato nuovamente l’ottimizzazione e sfruttando alcune tracce ATMOS, la resa di Era 300 è stata soddisfacente. L’ambiente non era molto grande, circa 20 metri quadri o poco più, situazioni in cui non solo abbiamo apprezzato la capacità di Era 300 di sfruttare le tracce ATMOS e riprodurle come si deve, ma abbiamo apprezzato anche la potenza generale. Non abbiamo mai sentito la necessità di andare fino al 100% del volume, a dire il vero.

Nell’ambiente più classico la situazione è cambiata. È possibile riprodurre audio ATMOS in un qualsiasi ambiente? La risposta è si. Ma abbiamo sentito nettamente la differenza, e la resa è cambiata anche in base alla traccia riprodotta, con alcune il posizionamento è più accurato, con altre invece l’esatto opposto.

Era 300 per musica normale

Abbiamo analizzato più a fondo la qualità audio con l’ascolto di tracce musicali normali, che sono quelle che usiamo come riferimento. In questo test, nonostante siamo davanti a un nuovo progetto, Sonos è stata in grado di mantenere lo stesso - e buon - livello qualitativo dei suoi altri altoparlanti. Particolare enfasi è stata riposta nella medio, medio alta, con un’ottima riproduzione delle voci. I tweeter dedicati fanno un ottimo lavoro nel dettaglio del suono. La parte medio bassa e bassa non è stata trascurata, anche se è forse meno presente rispetto al resto. Possiamo definirla come “poco invasiva”, ma in realtà a volte si sente la mancanza di un po’ di forza in più, e soprattutto si sentirà nel caso di riproduzione di film.

Avevamo a disposizione solo una Era 300, ma da quello che abbiamo sentito, due Era 300 in configurazione stereo (o comunque che possano lavorare assieme nella riproduzione ATMOS), abbinate a un sub-woofer potrebbero ricreare un impianto niente male per ambienti di medie dimensioni. Una singola Era 300, in un ambiente superiore ai 20 metri quadri, arriva al suo limite.

Era 300 in un sistema Home Cinema

Potrete abbinare Era 300 a una soundbar, e considerando la resa, probabilmente fareste bene a sceglierle come canali posteriori in abbinamento a una Sonos Arc. Tuttavia siamo un po’ scettici poiché, nonostante funzionerebbero molto bene, ci sembrano un po’ sprecati come canali posteriori. Soprattutto considerando l’ottima resa nella parte centrale dello spettro, che si estende sulle frequenze più alte, le vedremmo meglio nella zona frontale - ma non è possibile farlo. Nel caso di un Home Cinema, probabilmente le Era 100 sono più indicate in termini di bilanciamento del sistema.

Verdetto

Sonos Era 300 è un prodotto che deve trovare il suo collocamento. Avete una soundbar Sonos, magari il top di gamma Arc, e volete migliorare l’impianto ATMOS con due canali posteriori senza scendere a compromessi? Era 300 fanno al caso vostro, anche se probabilmente otterrete gli stessi benefici con le Era 100. Puntata al top di gamma se avete un’ambiente molto ampio.

Se invece vi interessa solo la musica, non è difficile dire che Era 300 sono una buona scelta. Ma anche in questo caso dobbiamo dare qualche informazione in più. Se vi piace l’audio spaziale, e avete un ambiente adatto, allora Era 300, come singolo altoparlante, fa un ottimo lavoro. Se invece il vostro ambiente non è così ottimale, dipende: la resa potrà andare dal buono, al sufficiente, o anche all’insufficiente. Tuttavia è tutto legato all’ambiente in cui vorrete inserire questo altoparlante, e non possiamo dare una risposta che valga per tutti.

Infine, se volete farvi un bel impianto stereo, che posso anche funzionare con il suono spaziale, Era 300 rappresenta un ottimo punto di partenza, se non di arrivo. Ma in questo caso vi suggeriamo anche di abbinarci un subwoofer, e il Sub Mini sarà più che sufficiente.

Era 300 costa 499 euro.

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