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Sonos Arc Ultra, la soundbar che non ha bisogno del subwoofer | Test & Recensione

Una soundbar capace di migliorare la già ottima qualità della precedente Arc, uscita ormai quattro anni fa.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Sono passati quattro anni da quando Sonos ha immesso sul mercato la sua soundbar migliore, la Sonos Arc. Ho avuto modo di apprezzare la qualità di questo prodotto per molte ore, ho anche realizzato una postazione home cinema composta da Arc a cui ho abbinato un sub woofer e due altoparlanti posteriori e di cui potete vedere il video qui sotto.

Sonos è stata al centro di alcune critiche nei mesi passati, non per la qualità dei suoi prodotti, ma per via di problemi con l’applicazione. A un certo punto l’azienda ha rilasciato un’applicazione tutta nuova, che tuttavia ha creato molti problemi di compatibilità con vari prodotti, malfunzionamenti e anche un approccio all’uso che ha spiazzato la maggior parte degli appassionati. Insomma, con l’intento di portare sul mercato qualcosa di nuovo, si è fatto un grande disastro, ma per fortuna la situazione è ormai rientrata. Sonos ha sistemato i problemi ed oggi posso dire che quanto è accaduto è storia del passato.

Tuttavia, l’azienda ha deciso di tenere un profilo basso per il lancio della nuova soundbar Arc Ultra, ed è un vero peccato, perché come al solito anche questo prodotto è in grado di offrire una grande qualità e un’ottima esperienza d’uso, anche se probabilmente non dovrebbe spingere chi ha già la “vecchia” Arc a doverla cambiare. Vediamo come è fatta la nuova soundbar, cosa offre e chi dovrebbe acquistarla.

Come è fatta

Arc e Arc Ultra sono molto simili tra loro, al punto tale che a colpo d’occhio si possono tranquillamente confondere. Il design è lo stesso, la mesh forata che copre tutti gli altoparlanti interna ha la stessa medesima fattura, mentre la Ultra è solo leggermente più larga e di poco più di un centimetro più bassa. È stata però aggiunta una sezione centrale su cui si appoggia la soundbar che mantiene le estremità leggermente sollevate. Questa protuberanza ospita i controlli touch, tra cui uno slider per il volume che offre un controllo migliore e più veloce se vorrete alzare o abbassare il volume. 

Oltre alla classica connettività Wi-Fi, alla base dei sistemi Sonos da sempre, ora è presente anche la connessione Bluetooth. Questa è una particolarità dell’azienda, che ha aggiunto il bluetooth ai suoi prodotti molto tardi rispetto all’intero mercato, e principalmente perché la filosofia d’uso è sempre ruotata attorno all’applicazione e alle funzioni multi-room, nonché ovviamente alla qualità audio che, tramite bluetooth, soprattutto in passato, era minore. Ma a quanto pare, non avere il bluetooth oggigiorno sarebbe visto come qualcosa d’imperdonabile.

Dietro c’è la solita cavità in cui trovate le porte Ethernet, HDMI, alimentazione, interruttore fisico del microfono e pulsante di abbinamento del bluetooth. Quest’ultimo sarebbe stato molto più comodo da qualche altra parte, soprattutto se vorrete installare la Arc Ultra a muro.

Sotto alla griglia c’è una nuova disposizione di driver. La configurazione 5.1.2 dell’Arc, con tre tweeter, otto woofer e 11 amplificatori, è stata sostituita da una combinazione di sette tweeter, sei woofer medi e 13 amplificatori, più il fiore all’occhiello di Sonos, il nuovo woofer Sound Motion a doppia membrana, quattro motori e biamplificato. Ho letto molti dubbi su questa nuova tecnologia online, soprattutto di scettici che si chiedevano “come Sonos potesse portare un’innovazione con queste promesse”, come se non avesse le carte in regola per farlo. Trovo queste affermazioni abbastanza stupide, Sonos è un’azienda che, come tanti altri mostri sacri del settore, investe in ricerca e sviluppo, e il Sound Motion è il risultato di questi investimenti. E funziona. Basta mettere la mano davanti alla griglia per sentire l’aria spinta fuori dal nuovo driver, anche a livelli contenuti, se non bastassero le orecchie per rendersi conto della potenza dei bassi, ma ne parleremo più avanti.

Nella confezione troverete la soundbar, un cavo di alimentazione e un cavo HDMI, che è tutto quello che serve. Assicuratevi che la vostra TV abbia un ingresso HDMI-Arc, perché se avete una TV vecchia in cui è presente solo il cavo ottico, dovrete acquistare il cavo HDMI-Ottico. Ovviamente in quest’ultimo caso non potrete usare la codifica Dolby Atmos.

Installazione, calibrazione e App

L’installazione della soundbar richiede unicamente il posizionamento davanti alla TV (o l’installazione a muro con l’apposita staffa, che non è inclusa e può essere acquistata separatamente), il collegamento dell’alimentazione e del cavo HDMI alla porta Arc della TV. Successivamente dovrete avviare l’applicazione e la procedura per aggiungere un nuovo dispositivo al proprio sistema, e seguire le indicazioni.

Tutto funziona liscio, non differentemente dall’aggiunta di qualsiasi altro prodotto Sonos. Alla fine della procedura verrà richiesto di usare TruePlay per calibrare la risposta della soundbar in base all’ambiente e se vorrete attivare gli assistenti vocali.

Dedichiamo qualche minuto per riflettere sulla nuova App di Sonos, che è ormai disponibile da circa 6 mesi. Come anticipavo i problemi di funzionamento sono stati risolti, ma non significa che Sonos abbia fatto un dietro front totale, la nuova interfaccia grafica è rimasta quella della nuova App. Personalmente ho fatto fatica ad abituarmi, e lo stesso feeling l’ho ricevuto da chi usava Sonos da anni, ormai abituato alla “vecchia” interfaccia che organizzava gli elementi in maniera ben separata, in differenti Tab.

La nuova interfaccia mischia un po’ tutto in una singola schermata, impilando servizi, sorgenti, prodotti uno sotto l’altro, e facendo comparire finestre a comparsa quando si vuole accedere a quella determinata funzione o prodotto. Insomma, è un continuo apri e chiudi finestre, con cui non mi trovo particolarmente a mio agio. Probabilmente l’abitudine della vecchia interfaccia, radicata ad anni, non aiuta ad adattarmi a questo nuovo approccio, e chi si avvicina ora a un sistema Sonos avrà meno problemi.

In ogni caso, per sfruttare l’Arc Ultra non avrete bisogno di accedere all’app, a meno che vorrete usarla anche per riprodurre musica, ma anche in quel caso potrete sfruttare AirPlay o il bluetooth, se proprio volete avere a che fare con un servizio di streaming e non con l’app di Sonos.

Qualità audio

L’Arc Ultra è una vera soundbar all-in-one, grazie all’aggiunta del driver Sound Motion che gestisce i bassi, i woofer si concentrano sulla medio gamma, e ovviamente i tweeter sulla fascia più alta dello spettro audio. La qualità audio percepita non è differente, in termini di precisione, chiarezza dei dialoghi e scena sonora, dalla “vecchia” Arc. Tuttavia la medio bassa è migliore, e si sente. In realtà la stessa sensazione l’ho avuta quando quattro anni fa ho provato la prima Arc, dopodiché nel progetto di realizzazione della postazione Home Cinema ho sentito la necessità di aggiungere un Sub, mentre con l’Arc Ultra potrei anche fare a meno di un Sub, soprattutto se l’intento è installarla in una sala di dimensioni contenute.

Per quanto riguarda la capacità di ricreare un suono surround, compatibile Dolby Atmos, la valutazione è sempre molto dura da dare. Il motivo è che dipende molto dalla sala in cui la installate, da come è fatta, dalle superficie riflettenti, dai materiali e un sacco di altre variabili. Tuttavia, posso affermare che un miglioramento c’è stato, anche se non sono in grado di dire di quanto sia stato. Il mio suggerimento è quindi generico: se volete installare questa soundbar in una sala simmetrica, che si presa a far rimbalzare il suono sulle superfici per ricreare un sound stage convincente, allora l’Arc Ultra vi darà delle soddisfazioni. In qualsiasi altra situazione, un po’ più problematica, dovreste considerare di aggiungere almeno i canali posteriori. Per quanto riguarda invece il Sub, ha senso collegare un Sub dedicato solo se la stanza è molto grande, altrimenti potreste farne a meno.

L’Arc Ultra può sostituire un setup Atmos con altoparlanti fisici? (ricordatevi che l’Arc Ultra promette un 9.1.4). La risposta è no, ovviamente, ma se avete una stanza ben proporzionata, riuscirà a fare bene il suo lavoro. Ma quanto avete appena letto è vero per qualsiasi soundbar, non esiste un prodotto singolo che oggi è in grado di fare bene quanto un’installazione multi-speaker, e probabilmente non esisterà mai.

Ricordo anche che l’Arc Ultra, così come l’Arc, è compatibile con le cuffie Sonos Ace, che con un click di un pulsante permettono di trasferire l’audio dalla soundbar alle cuffie, così da permettervi di guardare la TV a volume alto, di sera, senza disturbare. Per la recensione delle Sonos Ace, fate riferimento a questo articolo: Sonos Ace, le cuffie quasi perfette, per guardare i film.

Verdetto: chi dovrebbe acquistarla?

Il verdetto per questo prodotto è abbastanza semplice, considerando che ho premiato con il nostro Award la Sonos Arc originale, la Arc Ultra non è altro che una versione migliorata, venduta praticamente allo stesso prezzo, di conseguenza non posso fare altro che conferire anche alla Arc Ultra il nostro Award.

È una soundbar che offre ancora più valore, poiché per alcune installazioni è in grado di offrire una pressione sonora delle basse frequenze maggiore, e non fa sentire la necessità di un sub woofer. L’Atmos virtuale è migliorato, la qualità generale è sempre di alto livello. Il rapporto tra prezzo e prestazioni è quindi molto buono. In più c’è anche il bluetooth.

Forse dovrei togliere qualche punto per l’applicazione che continua a creare qualche grattacapo, ma in realtà l’Arc Ultra è sfruttabile anche senza l’app di Sonos, dopo averla installata, e probabilmente nell’usabilità dell’applicazione c’è anche un fattore soggettivo da tenere in considerazione.

Se volete migliorare la qualità dell’audio della vostra TV, non volete fare grandi lavori d’installazione e soprattutto avete una stanza simmetrica non particolarmente grande, dovreste considerare l’Arc Ultra.

Voto Recensione di Sonos Arc Ultra


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Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Qualità audio

  • Bassi più potenti

  • Aggiunto il bluetooth

  • Compatibile Sonos Ace

  • Ottimo rapporto prezzo / performance

Contro

  • L’applicazione potrebbe non piacere a tutti

Commento

Sonos Arc Ultra è una soundbar di altissima qualità, che migliora la già ottima Sonos Arc con un nuovo woofer Sound Motion e bassi migliorati, che eliminano la necessità di un Sub in ambienti non troppo ampi.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Sonos Arc Ultra

Sonos Arc Ultra

Sonos Arc Ultra è una soundbar che offre una qualità audio sopraffina, grazie anche al nuovo woofer Sound Motion che migliora la resa dei bassi.
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