La Guardia di Finanza di Napoli ha smantellato un'organizzazione criminale che gestiva "Italia Tv", una popolare IPTV illegale che trasmetteva contenuti pirata delle principali piattaforme di streaming. L'operazione ha portato all'arresto di tre persone e al sequestro di 27 siti web utilizzati per fornire il servizio a oltre 6.000 utenti.
L'IPTV illegale, che deteneva il 40% dello share del mercato illecito in Italia, offriva abbonamenti a partire da 10 euro mensili fino a 80 euro annuali. Circa 2.000 utenti effettuavano pagamenti in criptovalute, confluiti su 64 wallet digitali ora congelati. Gli utenti del servizio pirata riceveranno sanzioni amministrative tra 150 e 5.000 euro.
Il principale indagato è un ragazzo di 23 anni, coadiuvato da un 30enne ucraino e un 44enne napoletano. Le autorità hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misure cautelari nei loro confronti per associazione a delinquere finalizzata alla violazione del diritto d'autore.
La GdF ha dichiarato:
"Complessivamente, sono stati identificati oltre 6.000 utenti privati che avrebbero fatto accesso ai contenuti multimediali non autorizzati attraverso 46 siti web, di cui 19 inibiti nel corso delle indagini e 27 oggetto di sequestro in data odierna".
Durante le perquisizioni, sono emersi altri gravi reati. Nella casa del principale indagato sono stati trovati circa 1.600 file pedopornografici commercializzati su gruppi WhatsApp. Inoltre, è stata scoperta una sala server abusiva con apparecchiature per generare criptovalute e una serra indoor per la produzione di cannabis.
Il promotore dell'organizzazione è stato posto in custodia cautelare in carcere, mentre i due complici sono stati sottoposti all'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Questa operazione rappresenta un duro colpo al mercato delle IPTV illegali in Italia, evidenziando la crescente complessità e diversificazione delle attività criminali nel settore digitale.