Secondo Repubblica e altre testate la Rai rischia di sparire del tutto dai decoder di Sky a partire da fine anno. Scade infatti il 31 dicembre 2009 il contratto di servizio siglato nel 2007 dal governo Prodi. Questo prevede che i canali analogici in chiaro della Rai, ovvero Rai 1, 2 e 3, debbano essere presenti sulle diverse piattaforme distributive.
Il rinnovo spetta all'attuale governo, guidato da Silvio Berlusconi. Voci dell'opposizione dicono che l'esecutivo sia pronto a modificare il contratto di servizio, specificando che i tre canali Rai debbano essere presenti su "almeno" una piattaforma satellitare. In questo caso, la scelta potrebbe essere la neonata Tivù Sat, guarda caso fondata da Rai, Mediaset e La7 per fare le scarpe a Sky. L'emittente di Murdoch riceverebbe una bella batosta perché molti suoi utenti usano il decoder Sky anche per vedere i canali Rai.
A nostro parere, dato che la Rai fa servizio pubblico, i suoi canali principali devono essere liberamente accessibili da qualsiasi piattaforma.
Satellite, digitale terrestre, Internet, telefonini, ovunque e liberamente, perché ogni famiglia italiana paga il discusso canone proprio per questo.
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