Dal primo gennaio 2019 il costo per GB del traffico dati nelle nazioni UE è destinato a scendere ulteriormente. Come conseguenza probabilmente i consumatori potranno vedersi aumentate le soglie di traffico dati al di fuori della propria nazione, a parità di costi.
Come sappiamo da quando nel 2017 è stato introdotto il cosiddetto "roaming like at home" il traffico dati nei Paesi membri dell'Unione europea si è quintuplicato, come riportato anche dalla relazione intermedia della Commissione europea. Questo nonostante i paletti che gli operatori hanno dovuto mettere un anno e mezzo fa sul traffico dati mobile, il cui costo appunto è mediamente molto più elevato rispetto a telefonate ed SMS.
Così, se sostanzialmente i consumatori hanno ottenuto sin da subito di poter disporre anche all'estero del traffico voce previsto dalla propria tariffa senza alcun aggravio, per il traffico dati ciò non è stato possibile ed esiste quindi una formula matematica per conoscere il valore minimo del traffico internet che l'operatore mette a disposizione, a partire dalla propria tariffa. L'operatore, a discrezione, potrà eventualmente offrire di più, ma certamente mai meno.
Sino al 31 dicembre 2018 la formula matematica per conoscere il limite minimo di GB disponibili al di là dei propri confini nazionali quando si viaggia in altri Paesi UE è la seguente: (costo tariffa IVA esclusa diviso 6) x 2. A partire dal primo gennaio 2019, invece, quel 6 sarà sostituito da 4,5, in quanto il costo per GB scenderà appunto da 6 a 4,50 euro. Una buona notizia dunque per i consumatori, perché gli operatori avranno l'opportunità di adeguare la propria offerta elevando al soglia minima di traffico dati disponibile in roaming all’interno dei Paesi UE.