L'azzeramento dei costi di roaming in Europa ha raddoppiato la percentuale di viaggiatori connessi a Internet durante il periodo estivo: si parla del 31%, rispetto al 15% registrato nei mesi che hanno preceduto lo zero-day del 15 giugno.
Questo è uno dei dati salienti rilevati da un sondaggio agostano di Eurobarometro, il servizio di rilevazione della Commissione UE. Probabilmente bisogna ancora lavorare un po' sull'informazione perché "solo" il 71% degli europei è a conoscenza della novità sul roaming. Fortunatamente la percentuale sale all'86% per coloro che hanno viaggiato dopo l'introduzione.
"Quando si spostano nell'UE le persone vogliono utilizzare il telefono cellulare come se fossero nel loro paese, senza temere bollette esorbitanti. E gli operatori di telefonia mobile stanno investendo nelle reti per soddisfare l'aumento della domanda. La nuova normativa dell'UE sulle telecomunicazioni, che incoraggerà questi investimenti, dovrebbe essere adottata dal Parlamento europeo e dagli Stati membri nel più breve tempo possibile", ha dichiarato Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale.
Da rilevare che la percentuale di viaggiatori che non ha mai utilizzato il traffico di dati mobili all'estero si è dimezzata dopo il 15 giugno 2017 (21%) rispetto ai mesi precedenti a tale data (42%). Inoltre meno passeggeri spengono il telefono cellulare (12%) rispetto a prima del 15 giugno (20%). "Tuttavia, in confronto all'uso del telefono cellulare nel paese d'origine, anche dopo il 15 giugno 2017 il 60% dei viaggiatori ha continuato a limitarne l'uso mentre era in viaggio in un altro paese dell'UE", puntualizza il sondaggio.
La diretta conseguenza di questa operazione è che il traffico dati e voce è aumentato, com'era prevedibile. E tendenzialmente gli operatori hanno rispettato le nuove norme. Le prossime novità riguarderanno direttamente le telco e indirettamente i consumatori.
Leggi anche: Doccia fredda sul roaming, abbiamo scherzato?
Com'è risaputo è prevista una tabella di marcia per la riduzione progressiva delle tariffe all'ingrosso che gli operatori si applicano vicendevolmente. Dal primo gennaio 2018 subiranno una prima sforbiciata, che proseguirà a tappe predefinite fino al primo gennaio 2022. Queste riduzioni avranno conseguenze sulle attuali soglie minime che devono essere garantite sul traffico dati. Per rispolverare la formula leggete questo approfondimento.
"Questo è un esempio di come l'UE migliora concretamente la vita dei cittadini europei. Il roaming a tariffa nazionale funziona: i consumatori manifestano il loro apprezzamento, i consumi crescono e la domanda di servizi mobili durante gli spostamenti nell'UE è molto alta. Un vantaggio sia per i consumatori che per gli operatori", ha concluso Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali.
Un powerbank in viaggio può far sempre comodo, soprattutto quando costa meno di 15 euro.