Questo dispositivo risponde al citofono al posto tuo

RinGPT: l'assistente AI per il tuo campanello che gestisce i visitatori inopportuni e decide chi far entrare, inviandoti notifiche su Telegram.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

La tecnologia ha finalmente trovato una soluzione per uno dei piccoli grandi fastidi della vita quotidiana: l'inopportuna interruzione del campanello proprio nei momenti meno adatti. Che ci si trovi sotto la doccia, immersi in una sessione di gioco cruciale o nel bel mezzo di una videoconferenza importante, il suono del campanello ha il potere di mandare all'aria qualsiasi attività. Una frustrazione tanto comune da spingere un inventore a sviluppare un assistente digitale che si occupa di gestire i visitatori indesiderati, permettendoci di continuare indisturbati le nostre attività.

Un maggiordomo digitale alla porta di casa

Si chiama RinGPT (qua trovate il video) ed è il progetto condiviso sulla piattaforma Hackster da Roni Bandini, un inventore che ha trasformato la sua frustrazione in opportunità di innovazione. Non si tratta di un semplice videocitofono, ma di un vero assistente AI che vive nel campanello di casa e interagisce autonomamente con chiunque osi suonare.

La genesi di questa invenzione è radicata nell'esperienza personale. "L'anno scorso, esasperato dal numero di volte in cui il campanello mi interrompeva, ho deciso di modificarlo in modo che ChatGPT potesse gestire direttamente i visitatori", racconta Bandini. La prima versione di RinGPT era già in grado di intrattenere conversazioni con i visitatori mentre notificava al proprietario la loro presenza tramite messaggi remoti.

La vera rivoluzione è arrivata con la seconda versione del dispositivo. Il nuovo RinGPT non si limita più a dialogare, ma agisce come un vero receptionist digitale. Quando qualcuno suona, l'assistente conduce una piccola intervista chiedendo nome e motivo della visita.

Basandosi sulle risposte ricevute, RinGPT prende una decisione autonoma: se ritiene che il visitatore non meriti l'attenzione del padrone di casa, lo respinge educatamente e informa il proprietario tramite Telegram. Al contrario, se valuta positivamente le ragioni della visita, può addirittura aprire la porta, concedendo l'accesso alla proprietà.

Questioni di fiducia nell'era dell'IA

Questo scenario futuristico solleva interrogativi sulla fiducia che siamo disposti a riporre nell'intelligenza artificiale. Dare a ChatGPT il controllo dell'accesso alla propria abitazione rappresenta un salto di fiducia considerevole, ben oltre l'affidare all'AI la gestione di elettrodomestici o assistenti vocali.

Nonostante lo scetticismo che può suscitare, progetti come RinGPT anticipano un futuro in cui i receptionist virtuali potrebbero diventare sempre più comuni nelle nostre case. Con l'avanzare della tecnologia AI e il miglioramento dei sistemi di sicurezza integrati, il concetto di un portiere digitale potrebbe progressivamente abbandonare il regno della fantascienza per entrare nella nostra quotidianità.

Resta comunque una questione di preferenze personali: mentre alcuni potrebbero accogliere con entusiasmo la possibilità di delegare a un'intelligenza artificiale la gestione dei visitatori inattesi, altri potrebbero preferire il controllo umano, per quanto scomodo possa essere alzarsi dal divano nei momenti meno opportuni.

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