Il report sui checkout form realizzato da Stripe, noto brand che offre sistemi di pagamento online alle aziende, mette in luce tutta una serie di problemi che le imprese italiane ed europee si trovano ad affrontare quando si parla di finalizzazione delle transazioni e-commerce.
Il report di cui parliamo risale al 2021, ma questi sono comunque tra i dati più recenti in circolazione sul tema.
Quasi il 94% delle aziende incluse nell’indagine realizzata da Stripe, presenta almeno cinque errori all'interno di un singolo flusso di pagamento. Questi errori comportano complicazioni inutili per i clienti e portano spesso a una perdita delle vendite, che non vengono concluse.
Nonostante la crescita dello shopping online, soprattutto durante e dopo la pandemia, molti siti sono ancora lontani da una ottimizzazione del proprio processo di pagamento. Ecco gli errori più comuni.
L'errore più grave
Tra gli errori più significativi c’è quello che riguarda la complessità dell’esperienza di pagamento. Il 44% dei clienti impiega mediamente tre minuti per completare un acquisto. Inoltre, 17% abbandona il carrello proprio a causa del processo in sé, che risulta troppo difficile.
Report sui checkout, troppi errori nei moduli
Un altro grave problema rilevato da Stripe riguarda la formattazione non corretta delle informazioni relative alla carta di credito. Non solo, una serie di impedimenti e procedure scomode spingono gli acquirenti ad abbandonare la transazione mentre stanno inserendo i dati per pagare.
Ciò accade anche se si tratta di clienti che sono arrivati quasi in fondo al processo, quindi seriamente interessati all’acquisto. Tra gli errori citiamo la mancanza di autocompletamento dell’indirizzo (61% dei casi), l’impossibilità di salvare le informazioni personali per gli acquisti futuri (75% dei casi) o ancora l’assenza di opzioni per usare l’indirizzo di fatturazione come indirizzo di spedizione senza doverlo riscrivere. Tutte queste mancanze degli e-commerce fanno spazientire le persone e portano al famigerato abbandono del carrello.
Scarsa attenzione alle opzioni di pagamento
Sebbene il 99% dei siti analizzati da Stripe si adatti agli schermi dei dispositivi mobili, in molti degli e-commerce presi in considerazione dal report sui checkout form mancano altre ottimizzazioni fondamentali. Tra questi citiamo il supporto per Apple Pay (89% non lo offre) e Google Pay (85% non supportato).
Sarebbe essenziale, invece, adeguare le modalità di pagamento in base alle preferenze locali. Per fare solo un esempio, solo il 40% dei pagamenti in Europa viene effettuato tramite carte. La preferenza degli europei va ai wallet digitali o ai bonifici bancari in paesi come Germania e Italia.
Siti sicuri percepiti come poco affidabili
Un altro elemento molto importante quando si parla di finalizzazione degli acquisti online riguarda la percezione che i clienti hanno del singolo e-commerce dal punto di vista della sicurezza. Circa l'11% dei clienti intervistati da Stripe ha abbandonato un sito percepito come non sicuro. La mancanza di opzioni per il completamento delle transazioni come ospite (41%) o tramite social login (85%), inoltre, compromette l'esperienza degli utenti. Tanti preferirebbero non lasciare tutti i propri dati per fare un singolo acquisto.
Come migliorare l’esperienza di pagamento?
Gli esperti di Stripe suggeriscono 4 azioni per migliorare l’esperienza di pagamento e diminuire il tasso dei carrelli abbandonati.
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Puntare sulla semplificazione. Messaggi di errore chiari e formattazione corretta dei dati di pagamento aiutano gli acquirenti a concludere gli acquisti senza troppe difficoltà e incertezze.
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Ottimizzare l’esperienza mobile. Rendere il flusso di pagamento facile da effettuare anche sui dispositivi mobili, permettendo l’uso dei wallet digitali, facilita gli acquisti.
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Offrire opzioni di pagamento localizzate. Selezionare un ventaglio di valute adeguate e modalità di pagamento scelte sulla base delle preferenze locali è fondamentale per chi vende su scala europea o internazionale.
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Incrementare il senso di sicurezza. Conquistare la fiducia degli acquirenti è indispensabile per concludere le vendite. Le aziende possono aggiungere alla pagina di checkout elementi visivi che infondano sicurezza. Inoltre dovrebbero sempre permettere l'acquisto come ospite.
Verso il futuro dell’e-commerce
Le aziende dovrebbero cercare il giusto equilibrio tra la necessità di verificare l'identità dei clienti e la gestione dei requisiti di autenticazione forte, da una parte, e l'aggiunta di troppi passaggi al flusso di pagamento, dall’altra. Cosa che determina spesso un serio decremento delle vendite.
In conclusione, il report sui checkout form mette in evidenza la necessità di un'esperienza di pagamento fluida, sicura e ottimizzata, anche per i dispositivi mobili. È fondamentale proporre soluzioni come l'autocompletamento dei dati, il supporto a wallet digitali tra cui Apple Pay e Google Pay, e la possibilità di salvare i dati per gli acquisti futuri.