Scatto: scegliere la scheda giusta.

Dopo lunghe ed estenuanti sessioni fotografiche, la D70 inizia ad accusare il peso degli anni. Ci pensa però il nuovo modello a tenere alto il nome di Nikon, con la D80. Non si tratta tuttavia di un semplice aggiornamento, ma di una macchina fotografica completamente nuova.

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a cura di Tom's Hardware

Scatto: scegliere la scheda giusta.

L'otturatore è dotato delle solite modalità: foto per foto e la modalità in serie. A queste si aggiunge una modalità ritardo (2, 5, 10 e 20 s) ma anche la modalità di scatto immediato con telecomando e di scatto ritardato con telecomando. Il telecomando a raggi infrarossi (il modello ML-L3 che costa circa 25 euro) è quindi un utile optional per fare fotografie senza correre il rischio che escano mosse.

Come le reflex della concorrenza, la D80 può fare delle fotografie in serie a circa 3 immagini al secondo. Nikon però è poco chiara sulle prestazioni del buffer: giocando sulla velocità della memory-card, essa dichiara 23 foto in JPEG Qualità Massima. In realtà la semplice pressione a metà corsa sul pulsante di scatto permette di vedere la reale capacità di questa memoria buffer: nove foto in JPEG e sei in modalità RAW con dei sottotitoli sui quali è meglio non dir nulla. Il numero di foto realizzabili senza avere rallentamenti dipende dalla velocità di registrazione della memory-card, che in questo caso costituisce il collo di bottiglia. Con una memory-card di base otterrete semplicemente il numero di immagini contenute nel buffer, mentre con una scheda veloce (almeno 66x) è possibile arrivare al ?JPEG Qualità Massima infinito? e riempire tutta la scheda senza rallentamenti. Con una scheda di prestazioni intermedie otterrete un risultato intermedio. Normalmente in pochi effettuano delle lunghe serie di foto e non vi sarà quasi mai necessità di utilizzare una memory-card particolarmente rapida.

Ecco la D80 in foto JPEG con una scheda SD lenta: le nove immagini della memoria tampone si raggiungono in meno di 3 secondi e poi il sistema rallenta.

Con una scheda più rapida raggiungiamo le 12 foto in quattro secondi.

In modalità RAW la memoria buffer contiene sei foto, dopo di ché diventa molto più lenta.

Abbiamo effettuato diversi test, con delle schede SD Dan-elec 66x e 133x e una Transcend 150x, tutte di capacità 2GB, la dimensione più adatta per una D80. In modalità JPEG Qualità Massima le tre schede permettono una registrazione infinita con una cadenza media di 2-3 immagini al secondo. In modalità RAW con la Dan-elec 66x, si possono fare 5 foto in continuo per scendere poi a un ritmo di una foto ogni due secondi. Lo stesso comportamento si osserva con la Dan-elec 133x: 6 foto in continuo e poi una foto ogni 1,5 s. Con la scheda Transcend 150x le cose migliorano leggermente, si raggiungono infatti 6 scatti in continuo e poi uno scatto ogni 1,2 secondi. Queste misure si basano evidentemente sul fatto che non è stata eseguita nessuna messa a fuoco tra due fotografie. Concludendo possiamo dire che è utile acquistare una scheda almeno 66x di marca e che il guadagno che si raggiunge con una scheda superiore non è particolarmente apprezzabile.

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