Potete scaricare le foto dei test a risoluzione originale da questo link.
Circa quattro volte più grande del sensore adottato nella maggior parte delle compatte entry level da 1/2.3", quello CMOS Exmor RS tipo 1 da 20,2 mpixel effettivi della DSC-RX100 VI misura 13,2 x 8,8 mm e 116 mm2 di superficie. Si tratta di un sensore da 1" a strati (stacked), con il chip DRAM on board, cioè con memoria annessa. L'elaborazione del segnale ad alta velocità e il chip di memoria DRAM lavorano insieme per consentire una lettura 5 volte più rapida dei dati delle immagini e rendono possibile una varietà di funzioni fino a questo momento disponibili in fotocamere di fascia più alta. Tra queste, riprese video in super slow motion 40 x a un massimo di 1000 fps, un otturatore elettronico anti-distorsione ultraveloce a 1/32.000 secondo e l'acquisizione di filmati 4K.
Il processore d'immagine è una nuova versione dei già noto BIONZ X impiegato su altre fotocamere Sony serie RX100 a partire dalla versione Mark III. Si tratta di un'unità a 16 bit con uscita RAW a 14 bit.
L'algoritmo di riduzione del rumore selettivo agisce dividendo l'immagine in aree sulla base di pattern predeterminati (come i bordi, texture e le aree colorate in modo uniforme), poi applica la riduzione del rumore più appropriata per ciascuna area per limitare notevolmente il rumore complessivo e migliorare la qualità delle immagini soprattutto agli alti ISO.
La RX100 VI permette di riprendere le immagini secondo vari formati:
Come accennato, la macchina è dotata di otturatore elettronico in grado di scattare sino a 1/32.000 s senza che si verifichi il fenomeno del rolling shutter, tipico degli otturatori elettronici. L'elevata velocità di lettura dei dati offerta dal sensore di immagine Exmor RS riduce visibilmente la distorsione nelle immagini di soggetti in rapido movimento, come una mazza da golf che viene abbassata rapidamente o le pale di un'elica di un ventilatore.