Sony RX100 VI
Caratterizzata da una notevole versatilità, questa compatta Sony hi-end con sensore da 1" si rivela la macchina ideale per i viaggi grazie all'ampia gamma di focali coperte dal suo zoom che permette di far fronte alla maggior parte delle condizioni di ripresa. Ottima anche dove è richiesta la massima discrezione, grazie alle sue dimensioni ridottissime, unite a tutto il meglio che la tecnologia opto-elettronica può offrire.
CONTRO: la ridotta area a disposizione per i comandi principali compromette un po' l'ergonomia e la durata della batteria è purtroppo limitata. Il rumore agli alti ISO è un po' evidente a causa del sensore relativamente piccolo e lo stabilizzatore d'immagine ha un'efficacia inferiore a quella dichiarata. Il prezzo è elevato per una compatta, ma giustificato dai contenuti tecnici offerti.
VERDETTO: con la DSC-RX100 Mark VI, Sony ha dimostrato che non vi è limite all'eccellenza, offrendo una compatta che non ha rivali nella sua categoria. Se teniamo conto infatti delle dimensioni e pensiamo che in uno spazio così ridotto ha inserito un sensore da 1", uno zoom Zeiss Vario-Sonnar ad ampia escursione, un'elettronica potentissima e funzioni foto e video all'avanguardia, non possiamo che consigliarla vivamente.
La Sony DSC-RX100, introdotta sul mercato nel 2012, è stato il primo fortunato modello di una serie di fotocamere che culmina con la Mark VI, oggetto della nostra prova. Già dall'inizio aveva infatti riscosso un grande interesse da parte della stampa specializzata e gli apprezzamenti del pubblico, diventando in brevissimo tempo un best seller nella propria categoria d'appartenenza, quella delle fotocamere compatte di fascia alta.
Il segreto di tanto successo, che le ha fatto vincere nientemeno che l'EISA Award come Advanced Compact Camera nel 2012-2013, era legato innanzitutto alle performance del sensore da 1", una dimensione allora inconsueta per una macchina di questa categoria. Ma anche allo zoom Zeiss 28 - 100 mm f/1.8-4.9, alla possibilità di riprendere video Full HD a 50p e alle numerose ed intelligenti funzioni, cui si aggiungevano un design elegante e dimensioni estremamente compatte per entrare comodamente nella tasca del giubbotto o nella borsetta di una signora.
Ricetta buona non si cambia, e a distanza di sei anni questo modello resta ancora in vendita ad un prezzo di listino di circa 320 euro. Nel frattempo, il costruttore non ha dormito sugli allori e ha aggiunto nuove feature, passando alla versione II (giugno 2013) con sensore retroilluminato, possibilità di montare un mirino elettronico esterno, monitor orientabile e Wi-Fi/NFC. Non contenta, circa un anno dopo ha presentato la terza versione, dotata (finalmente) di un mirino elettronico integrato estraibile e del nuovo processore BIONZ X, ma riducendo al contempo l'escursione dello zoom a 24-70 mm.
Pensavamo non ci fosse più niente da aggiungere, ma ci sbagliavamo: l'estate del 2016, giusto nel periodo delle vacanze, ecco venire alla luce la DSC-RX100 IV, con risoluzione del mirino OLED portata a 2,36 Mpixel, velocità dell'otturatore elettronico di 1/32.000 s, possibilità di registrare video in 4K ed altre caratteristiche che l'hanno resa una delle migliori fotocamere nella sua categoria.
La storia sembrava ormai finita, ma al posto di attendere un'ipotetica RX200 il costruttore ha preferito lavorare ulteriormente sulla Mark IV e così, solo quattro mesi dopo, ecco venire alla luce la DSC-RX100 V, i cui maggiori upgrade rispetto alla versione IV erano il nuovo autofocus a 315 punti con pixel a rilevamento di fase e il brut rate massimo portato da 16 a 24 fps con tracking AF/AE completo. Con una penalizzazione del numero di scatti possibili con una carica della batteria, passato da 280 a 220 secondo la normativa CIPA.
L'unico limite di questa compatta, a partire dalla terza versione e segnalato da molti utenti, era però costituito dalla limitata escursione dello zoom: un 24-70 non è certo adatto a tutte le condizioni di ripresa, e quindi per rendere ancora più universale il suo "gioiellino tecnologico", Sony ha lanciato a giugno di quest'anno la Mark VI, che adotta un versatilissimo 24-200 mm f/2.8-4.5 Zeiss in grado di far fronte a (quasi) tutte le condizione di ripresa, un autofocus con pixel a rilevamento di fase sul sensore ancora più rapido - a detta del costruttore addirittura il più veloce del mondo con un ritardo di soli 0,03 s - un EVF estraibile riprogettato e soprattutto un monitor touch per le funzioni di MAF e di revisione delle immagini scattate.
Scheda tecnica | |
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Tipo | Compatta |
Sensore | CMOS Exmor RS "stacked" da 1" |
Risoluzione effettiva | 20,1 Mpixel |
Supporto RAW | si |
Lunghezza focale equivalente 35 mm | 24 - 200 mm |
Apertura massima | f/2,8 - f/4,5 |
Gamma sensibilità | 125 - 12800 |
Tempi di posa | 30 s - 2.000 s, elettronico 1/32.000 s |
Flash | si, pop up |
Scatto continuo | 24 fps massimi |
Programmi di scatto | Auto, P/A/S/M, MR, Video, HFR, Panorama, SCN |
Schermo LCD | 3" - 1.228.800 pixel angolabile fino a 180° |
Mirino | si, elettronico OLED, retrattile |
Video | 4K 3840 x 2160p @ 30 fps max, FHD 1920 x 1080p @120 fps max |
Formati di memoria | SD/ SDHC/SDXC, Memory Stick Pro Duo/ Pro-HG Duo |
Caratteristiche fisiche | |
Dimensioni | 102 x 58 x 43 mm |
Peso | 301 g inclusa batteria |
Prezzo | |
Prezzo di listino | 1.300 Euro |