Costruzione, schema ottico e prestazioni

Test 50 mm f/1.4 Art: l'ottica standard per eccellenza, quella che non può mancare nel corredo di un fotografo e che permette di sperimentare tecniche di composizione dove la prospettiva naturale rappresenta il fulcro dell'inquadratura. Sigma ha dato il meglio di se creando un obiettivo costruttivamente ineccepibile, ma soprattutto dalle prestazioni ottiche difficilmente eguagliabili.

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a cura di Tom's Hardware

Costruzione e schema ottico

Il barilotto dell'obiettivo è realizzato in metallo, con alcune parti di plastica e policarbonato, mentre internamente si è fatto uso sempre di metallo assieme ad un nuovo materiale di sintesi TSC (Thermally Stable Composite) che si accoppia perfettamente con questo, garantendo una miglior costruzione, tolleranze più contenute e ottimizzando le dilatazioni termiche. Sul barilotto dell'obiettivo è inciso l'anno di produzione, per una più facile tracciabilità del medesimo.

obiettivo sigma 50 mm foto 003

Dal punto di vista ottico, grazie all'esperienza maturata nel corso degli anni, alle più recenti tecnologie e ad un migliorato controllo qualità, Sigma ha realizzato con questo 50 mm un obiettivo che corregge le più comuni aberrazioni e offre, come vedremo, alta risoluzione sia al centro che ai bordi dell'immagine, anche (e soprattutto) alle aperture maggiori e ciò ne amplia il campo d'utilizzo.

Il costruttore ha anche sviluppato un proprio sistema di misurazione MTF (Funzione di Trasferimento della Modulazione) denominato "A1" che utilizza il sensore ad immagine diretta proprietario Foveon da 46 Mpixel:

obiettivo sigma 50 mm foto 004
Sensore Foveon da 46 Mpixel per prove MTF

Grazie a questo sistema, dettagli ad alta frequenza, che prima non si potevano rilevare, sono utilizzabili dal controllo qualità Sigma. Tutti gli obiettivi sono controllati con il sistema A1 prima di essere immessi sul mercato.  

Lo schema ottico è costituito da 13 elementi in 8 gruppi, include un elemento asferico e tre elementi ottici in vetro SLD (Special Low Dispersion) per correggere l'aberrazione cromatica assiale, assicurando immagini di alta qualità, ben definite e contrastate a tutte le distanze di messa a fuoco.

obiettivo sigma 50 mm foto 005

Il sistema di messa a fuoco interno è del tipo flottante e la distanza di MAF minima di 40 cm con un rapporto d'ingrandimento di 1:5.6. Poiché le aberrazioni sono ridotte a livelli trascurabili, l'obiettivo offre prestazioni elevate su tutta la gamma delle distanze di messa a fuoco.

Lunghezza focale

obiettivo sigma 50 mm foto 006 JPG

50 mm

L'obiettivo standard per eccellenza, con un angolo di campo di 46,8°.

Nitidezza

Questo mese, a causa delle condizioni atmosferiche sfavorevoli a Milano, abbiamo dovuto effettuare questo test in interni, ma le considerazioni sono le medesime. Tutte le foto seguenti sono crop 1:1 di quelle originali.  

obiettivo sigma 50 mm foto 007

50 mm centro, vari diaframmi

Eccellente la nitidezza al centro da f/2 e molto buona comunque anche a tutta apertura. A f/4 si raggiungono valori di MTF di poco inferiori alle 50 lpmm su sensore FF! Il Sigma 50 mm Art è uno degli obiettivi più nitidi in assoluto che abbiamo mai provato.

obiettivo sigma 50 mm foto 008

50 mm bordo, vari diaframmi

Ai bordi, a tutta apertura, la nitidezza è comunque elevata tenuto conto che siamo a f/1.4 (l'oscuramento dell'immagine è dovuto alla vignettatura), mentre già a partire da f/2.8 diventa eccellente e si mantiene così chiudendo il diaframma fino a quando si manifestano i primi fenomeni legati alla diffrazione (chiudendo oltre a f/11).

obiettivo sigma 50 mm foto 009
Grafici MTF dell'obiettivo; le linee verdi sono quelle a T.A.

Aberrazione cromatica e sferica

Una prestazione semplicemente eccellente! L'aberrazione cromatica laterale è invisibile ad occhio nudo, raggiungendo un valore massimo dello 0,01 % ai bordi estremi su sensore FF. La LoCA (Aberrazione Cromatica Longitudinale) è ugualmente contenuta, sebbene non completamente assente. Infine, durante la micro-regolazione dell'AF, abbiamo notato un cenno di aberrazione sferica residua (RSA), cioè un minimo (ma veramente minimo!) spostamento del punto di MAF chiudendo il diaframma. Si tratta di un fenomeno quasi impercettibile, visibile solo a distanze abbastanza ridotte (50/60 cm), che sostanzialmente scompare chiudendo oltre f/4. Nulla che possa far cambiare il nostro giudizio estremamente positivo! 

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