Polaroid Originals One Step 2 è una fotocamera istantanea con un intento molto chiaro: riportare in voga la fotografia istantanea dal sapore vintage, con quei colori e carattere tipici delle originali Polaroid che hanno fatto la storia. Non solo una rievocazione, ma un prodotto semplice da usare e che sarà apprezzato dagli appassionati del genere.
Abbiamo provato la OneStep 2 per qualche giorno, ed è impossibile non rimanerne in qualche modo affascinati, nonostante le forme particolari che potrebbero in alcuni casi limitarne l’ergonomia.
Design e materiali
Polaroid One Step 2 riprende in toto le forme dell’originale One Step, con i dovuti aggiornamenti tecnologici. Caratterizzata da un design piuttosto squadrato, nella parte posteriore si trova il pulsante di accensione, la micro-USB per la ricarica e il pulsante che, se tenuto premuto, disattiva il flash automatico. Sulla sinistra invece il mirino ottico, su cui ritorneremo più tardi.
Disponibile nelle colorazioni bianca e nera (come il nostro esemplare), la parte anteriore è ben piena di elementi. Sulla sinistra fa bella mostra di sé il grande flash, insieme al pulsante di scatto a doppia corsa, al LED per l’autoscatto e al pulsante per impostare il timer di scatto, di 10 secondi. A destra invece, subito sotto l’obiettivo è posizionato l’esposimetro, ovvero un piccolo sensore che rileva la quantità di luce, mentre più in alto un pulsante giallo permette di regolare l’esposizione a seconda che ci siano condizioni di forte illuminazione o di scarsa illuminazione. È costruita interamente in policarbonato e l’assemblaggio è solido.
Più in basso, uno slider permette di aprire il vano dove andranno inserite le cartucce, di tipo i-Type o 600. Sulla parte superiore 8 led arancioni indicano le foto rimanenti, spegnendosi in maniera progressiva ogni volta che si scatta una foto.
Le dimensioni sono di 150 x 110 x 95mm con un peso non proprio contenuto di 440 grammi. Nella confezione vengono forniti anche un cavo per la ricarica e un laccetto per il trasporto, anche se peso e forme non la rendono una fotocamera molto ergonomica da portare con sé. Occupa abbastanza spazio nello zaino ed è discretamente pesante da portare in giro tutto il giorno.
Caratteristiche tecniche
L’obiettivo è realizzato in acrilico, con una patina antiriflesso e ha una lunghezza focale di 106 millimetri, che corrispondono a una focale equivalente su Full Frame di circa 35-40 millimetri, quindi una focale normale che ben si adatta un po' a tutte le situazioni. L’angolo di campo è di 41 gradi per la verticale e di 40 gradi in orizzontale. Un obiettivo poco avvezzo alla paesaggistica ma molto portato per primi piani, dettagli e scatti di vita quotidiana.
La messa a fuoco è fissa e varia da un minimo di 60 centimetri a infinito. Va da sé che non è una macchina pensata per i selfie, come può testimoniare anche l’assenza di uno specchietto nella parte anteriore. È più adatta a chi ama catturare momenti e ricordi mentre viaggia.
Un po' di storia
Polaroid Originals è un brand nato originariamente come Impossible Project, il cui scopo era quello di realizzare cartucce compatibili con le vecchie Polaroid, non più in produzione. Un progetto portato avanti da ex-dipendenti e che ha portato a fine del 2017 all’acquisizione del brand Polaroid, permettendo così la creazione di questa One Step 2. In Italia il gruppo Polaroid è distribuito da Nital S.p.A. che si occupa anche della distribuzione di famosi brand, come iRobot, Nikon e tanti altri.
Pellicole e qualità fotografica
La Polaroid One Step 2 è compatibile con pellicole di tipo i-Type e 600. Le 600 sono compatibili anche con le Polaroid originali, mentre le i-Type sono state studiate dal team Impossible Project per le moderne fotocamere istantanee.
In entrambi i casi, le dimensioni sono di 4,25’’ sulla verticale e di 3,5’’ sull’orizzontale, che corrispondono a 10,8 x 8,8 centimetri, quindi un formato piuttosto grande, con foto che possono essere conservate facilmente. L’installazione della cartuccia è molto semplice, e ognuna ha all’interno 8 pellicole.
Arriviamo dunque alla parte dolente, ovvero il costo: le cartucce i-Type sono disponibili sia colorate che in bianco e nero con costi che si aggirano tra i 15 e i 20 euro a cartuccia, così come le pellicole 600. Ciò equivale a un costo medio per foto di circa 2 euro, piuttosto elevato se paragonato per esempio alle pellicole Instax Wide, con dimensioni simili, che costano circa 22 euro per 20 pellicole, dunque poco più di un euro a foto.
C’è però di buono che difficilmente dovrete scartare delle foto, a meno di errori madornali. Il primo consiglio è quello di fare l’abitudine allo scostamento tra mirino e obiettivo: il mirino è leggermente spostato a destra, per cui per ottenere uno scatto così come lo vedete, una volta fatta l’inquadratura con il mirino ottico, prima di scattare è opportuno spostare la fotocamera di 4 o 5 centimetri verso sinistra, in modo da ottenere la composizione voluta. Le prime foto avranno sicuramente qualche piccolo errore, ma ci si fa presto l’abitudine.
Fatto ciò e regolata l’esposizione in maniera opportuna, fare una buona foto è un gioco da ragazzi. Si punta e si scatta. Chi esige qualità cromatica e assoluta nitidezza rimarrà sicuramente deluso dal risultato, ma ricordiamoci che questa è una macchina dedicata agli amanti del vintage. E in questo caso le foto hanno un sapore e un carattere molto particolare che ci riporta alle vecchie foto ingiallite anni 80 dei nostri genitori e nonni, conservate in qualche cassetto.
Le foto senza flash sono in generale buone, a patto di avere una buona luce, mentre le foto col flash riescono a essere sempre bilanciate. Si nota sempre una certa predominanza di colore, che dipende maggiormente dai colori presenti in quantità maggiore nella foto. In un parco la foto sarà quasi completamente dominata da toni verdi, al chiuso verterà sul grigio, mentre al tramonto si noterà una prevalenza di rosso.
Insomma, a seconda di posto e luce, si ottengono tante tonalità diverse, e talvolta, passati i 15 minuti di sviluppo della pellicola, dal momento dello scatto, si potrebbero notare anche delle piccole macchie, che dipendono da come è stata conservata la pellicola e da tanti altri fattori.
Sebbene sia un difetto, anche in questo caso dà molto carattere alla foto, restituendo così quell’aspetto vintage tanto ricercato. Insomma, se dovessimo giudicare in una scala puramente oggettiva la qualità della foto, paragonata a quelle della moderna fotografia digitale, siamo decisamente sotto la media, ma fa parte del gioco e chi compra una Polaroid lo sa.
Verdetto
Polaroid Original One Step 2 è un prodotto che tutto sommato ci è piaciuto. È facile da usare, immediato, con uno stile retrò che cattura le attenzioni e che riesce a creare e immortalare ricordi con un aspetto vintage e dal forte carattere. Non destinata a chi vuole dettaglio e nitidezza, o a chi ama fare tanti autoscatti, ma più a coloro che vogliono catturare attimi pensati, con calma, analizzando la composizione. L’utilizzo è sicuramente alla portata di tutti, ma non lo è la macchina, che si rivolge a un pubblico particolare di appassionati e nostalgici. Tra i lati positivi sicuramente l’autonomia di oltre un mese, mentre tra quelli negativi il costo elevato delle cartucce che potrebbe scoraggiare tanti utenti, ma che dall’altro lato è un pretesto per non sprecare pellicole, salvo errori grossolani.
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One Step 2 è disponibile con un prezzo di listino di circa 120 euro, ma che di tanto in tanto si abbassa anche sui 100 euro. Un prodotto dunque molto accessibile per chi vuole iniziare ad addentrarsi in questo mondo.
Se alla fotocamera istantanea preferite l'immediatezza dello smartphone ma volete comunque stampare le vostre foto, la HP Sprocket è una valida alternativa.