Particolarità tecniche
La GX9 è, in ordine cronologico, la seconda mirrorless Panasonic ad adottare un sensore Digital Live MOS Micro 4/3 da 20,3 Mpixel effettivi senza filtro ottico passa-basso.
Si tratta dello stesso sensore utilizzato nella più costosa GH5, e come in tutte le Micro 4/3 il fattore di crop è pari a 2, quindi la lunghezza focale equivalente nel formato Leica FF 35 mm si ottiene semplicemente da quella reale moltiplicandola per questo fattore.
Il processore d’immagini è il Venus Engine, che elabora i segnali ad una velocità fino a 1,3 volte più elevata rispetto alle versioni precedenti e migliora in particolare la Natural Texture Expression. Mentre la GH5, la GH5S e la G9 impiegano il medesimo processore Venus Engine 10, sulla GX9 per ragioni di costo ne è stato impiegato uno meno sofisticato, che comunque utilizza il processo di riduzione del rumore digitale Multi Process, che identifica accuratamente il rumore e conserva i dettagli.
La Lumix GX9 incorpora il sistema Dual I.S. (stabilizzatore d’immagine) a 5 assi per una rimozione più efficace del mosso sia nelle foto sia nei video. Lo stabilizzatore d’immagine Dual I.S. a 5 assi, già adottato nella GX8 e compatibile con la stragrande maggioranza di obiettivi intercambiabili Panasonic, combina la stabilizzazione dell’ottica e quella del corpo macchina e garantisce una maggiore libertà di movimento, grazie alla compensazione che permette di utilizzare un tempo di posa più lento di 4 f/stop (con obiettivo Panasonic H-FS12032 alla lunghezza focale di 32 mm). Si tratta di una versione meno sofisticata del Dual I.S. 2 adottato, ad esempio, dalla G80.
L’otturatore della GX9 incorpora un’unità elettromagnetica che riduce il rischio di shock dell’otturatore di circa il 90%. Si tratta di un’unità che è stata progressivamente adottata nei nuovi modelli di fotocamere Panasonic. Inoltre, è possibile ridurre il volume del suono dell’otturatore meccanico e, per un’ulteriore riduzione del rumore, la modalità Silent Mode, con una sola impostazione, commuta l’otturatore da meccanico a elettronico spegnendo tutti i suoni e disattivando anche l’emissione della luce di assistenza AF e del flash.
Funzioni speciali
Fra le funzioni speciali di cui è dotata la GX9, segnaliamo:
- Auto Marking: quando si ha una sequenza di centinaia di scatti simili, per minimizzare i tempi di scelta dello scatto migliore questa funzione consente all’utente di saltare direttamente al fotogramma dove viene rilevata una differenza di movimento evidente rispetto agli altri scatti in sequenza.
- Sequence Composition: consente di creare un’immagine combinando più immagini scattate a frame fissi con la modalità 4K PHOTO. È possibile comporre con estrema semplicità un’immagine unica, che riflette il movimento del soggetto senza bisogno di alcun processo di ritocco. Potrebbe essere vista come un’evoluzione dell’esposizione multipla.
- Post Focus: già introdotta con i precedenti modelli (l’avevamo diffusamente descritta qui), consente agli utenti di selezionare l’area di messa a fuoco anche dopo lo scatto. Si rivela utile in situazioni particolari come le riprese macro, in cui è richiesta una messa a fuoco rigorosa, oppure in gruppi di persone che non si trovano sullo stesso piano per dar risalto o meno ad un soggetto in particolare.
- Focus Stacking: consente di regolare la profondità di campo dopo lo scatto, combinando insieme più immagini scattate con la funzione Post Focus Gli utenti non hanno bisogno di mettere a fuoco in modo rigoroso mentre scattano, in quanto è possibile ottenere l’immagine con il livello di messa a fuoco desiderato, oppure eseguire una messa a fuoco panoramica semplicemente selezionando l’area di messa a fuoco in un secondo tempo. Una funzione molto utile nel caso di fotografie macro con soggetti di piccole dimensioni.
- Light composition: si tratta di una funzione introdotta con la ZS70. Con questa funzione, la fotocamera combina le immagini nel modo 4K PHOTO individuando il pixel più luminoso e salvando queste aree più luminose: utile per fuochi d’artificio, stelle o altri tipi di scenari notturni. Come altre opzioni 4K PHOTO, Light Composition estrae still picture da video 4K ad una risoluzione di 8 Mpixel.
Da ultimo, la GX9 offre diverse opzioni di connessione per condividere immagini e video utilizzando Panasonic Image App su un dispositivo mobile; la macchina integra infatti la connettività Bluetooth e Wi-Fi.
Una volta installata l’app Panasonic Image App per iOS e Android, attivato il Wi-Fi sulla camera (Nuova connessione) e selezionata una funzione, gli utenti possono scattare, sfogliare e condividere le immagini direttamente dal loro dispositivo. C’è anche una cronologia delle connessioni e la possibilità di visualizzare le immagini sul televisore, funzione che però con il nostro Sony Bravia non siamo riusciti ad attivare. La compatibilità con il Bluetooth 4.2 (denominata B.L.E.: Bluetooth Low Energy) permette di restare costantemente connessi a uno smartphone o tablet, con un consumo di energia minimo. La fotocamera può essere attivata semplicemente utilizzando uno smartphone o tablet, oppure si possono aggiungere automaticamente geotag GPS sulle foto.