Per la prova della D500 l'importatore italiano ci ha fornito due ottiche: un AF-S DX Nikkor 10-24MM F/3.5-4.5G ED, zoom ultra-grandangolare dedicato al formato DX con lunghezza focale equivalente di 15-36 mm e un AF-S Nikkor 24-70MM F/2.8G ED, zoom ad ampia apertura massima per formato FX di lunghezza focale equivalente pari a 36-105 mm quando montato su una reflex Nikon dotata di sensore APS-C. Siamo riusciti a recuperare anche un AF-S Nikkor 70-200mm f/2.8E FL ED VR, che abbiamo utilizzato per le nostre prove "sul campo".
Come ovvio, la qualità delle immagini registrate dipende soprattutto dall'obiettivo e in questo caso ne avevamo a disposizione tre di fascia alta, soprattutto quelli per il formato FX. Di conseguenza, i risultati sono stati all'altezza delle nostre aspettative, ancora migliori utilizzando ottiche premium a focale fissa.
In senso assoluto, se guardiamo la pulizia del file generato, con le reflex full frame si riescono ad ottenere i migliori risultati; tuttavia, è anche vero che scattando a valori ISO medio-bassi la differenza di qualità a parità di risoluzione del sensore è quasi impercepibile, e quindi questa D500 si presta ottimamente alla fotografia sportiva, naturalistica o comunque dove è necessario trarre il maggior vantaggio dal sensore APS-C, quindi nell'uso con i teleobiettivi. Ricordiamo, giusto per fare un esempio, che montando uno zoom Nikkor AF-S 200-400MM F/4G ED VR II su una D500 ed effettuando un crop di 1,3 x, si ha a disposizione uno zoom 390-780 mm di luminosità massima pari a f/4 (!!!) e dalle ottime prestazioni.
La manna per un fotografo che deve avventurarsi nella savana a fotografare i leoni o altri animali pericolosi a debita distanza. Certo, sono 3,36 kg da portarsi appresso più gli 860 gr. della macchina, ma del resto è da mettere in conto considerando sia le lunghezze focali che la luminosità.
La caratteristica che abbiamo apprezzato maggiormente osservando i file prodotti dalla D500 è data dai colori, in particolare i verdi e gialli caldi tipici delle fotocamere Nikon. I rossi non sono però così profondi come quelli prodotti dalle reflex Canon equivalenti.
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Potendo scegliere se scattare in NEF (RAW) o JPEG, vi consigliamo, se avete esigenze particolari, di preferire il primo formato. Questo perché il JPEG tende a sacrificare un pochino il dettaglio che invece è presente in RAW, sintomo del comportamento imputabile al processore d'immagine.
Infine, attenzione al moiré, visibile in molti scatti in presenza di pattern ripetitivi. È il prezzo da pagare per non aver utilizzato il filtro passa-basso ottico a favore della risoluzione percepita.
Riprendendo invece i video, il primo consiglio che ci sentiamo vivamente di dare è quello di utilizzare la messa a fuoco manuale, oppure riprendere pre-impostando la messa a fuoco senza più toccarla, quando possibile. La MAF continua a contrasto sul sensore, quando lo specchio è ribaltato, è infatti sempre problematica, tende a sganciare (fenomeno già rilevato anche con la Canon EOS 5D SR recentemente provata e ancora più evidente in questo caso). Inoltre, il passaggio fra i vari punti di messa a fuoco è troppo brusco, e non graduale e uniforme, con inevitabili fenomeni di focus hunting. Lo si vede chiaramente negli esempi riportati. Inoltre, con gli obiettivi utilizzati, i microfoni interni registrano il rumore del motore di messa a fuoco e ciò è piuttosto fastidioso.Per il resto, con i dovuti accorgimenti, grazie all'ampia versatilità nel comparto video, questa reflex non deluderà le aspettative degli appassionati cui è indirizzata.